Di cosa si tratta

La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia intende agevolare la realizzazione di progetti di investimento sul proprio territorio finalizzati a sostenere la digitalizzazione per la PA per migliorare l’interoperabilità tra pubblico e privato e l’accessibilità e l’utilizzabilità dei servizi pubblici digitali, mediante sovvenzioni dirette alla valorizzazione di istituti e luoghi della cultura pubblici situati in Friuli Venezia Giulia, volti a promuovere l’uso di soluzioni ICT e realtà aumentata.

Ai sensi dell’articolo 7, commi 2 e 4, del Regolamento regionale per l’attuazione del Programmi regionali attuativi del FESR emanato con decreto del Presidente della Regione n. 200/2021, la dotazione finanziaria del Bando è pari a euro 6.000.000,00, di cui euro 4.249.957,00 a valere sul PR ed euro 1.750.043,00 a valere sul PAR come da assegnazione riportata nella deliberazione della Giunta regionale n. 2092 del 22 dicembre 2023 di adozione del Piano finanziario.

Le risorse finanziarie individuate dalla deliberazione della Giunta regionale n. 2092 del 22 dicembre 2023 possono essere integrate o modificate, tramite deliberazione della Giunta regionale di aggiornamento e revisione del piano finanziario del programma.

Di seguito sono riportati gli elementi di sintesi del Bando al quale si rimanda per approfondimenti.

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Beneficiari

Possono beneficiare del contributo di cui al presente Bando gli Enti pubblici proprietari di istituti e luoghi della cultura come definiti dall’articolo 101 del Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137) situati in Friuli Venezia Giulia.

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Progetti ammissibili

Sono ammissibili i seguenti progetti finalizzati:

a)     all’implementazione del sito web dell’istituto, anche con strumenti dedicati agli utenti con ridotte capacità sensoriali, che assicurino la fruizione ampliata fornendo informazioni e conoscenza, consentendo l’interazione e la produzione di contenuti culturali anche in una logica partecipativa; 

b)    alla realizzazione di un punto informativo al quale rivolgersi in remoto, per avere informazioni sullo specifico istituto, e sistemi di prenotazione e contatto telefonico diretto, o indiretto in remoto; 

c)     alla predisposizione di forme alternative e strumenti specifici per assicurare un’adeguata esperienza di visita alle persone con disabilità motoria, sensoriale o cognitiva, quali inserimento nel percorso museale di tutti quegli strumenti che consentano una fruizione ampliata quali avvisi luminosi, possibilità di rete Wi-Fi per scaricare applicativi o accedere a contenuti culturali in ambiente digitale, acquisto ed installazione di dispositivi di supporto/ausili per il superamento di specifiche disabilità (permanenti e temporanee) quali riproduzioni per esplorazione tattile, audio guide, ausili per difficoltà motorie etc.; 

d)    alla circolazione e diffusione dei prodotti culturali verso nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento categorie deboli) e verso l’estero (ad es. sviluppo e ideazione di formati per lo streaming, dal vivo e non);  

e)     alla realizzazione di attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso modalità e strumenti innovativi di offerta (piattaforme digitali, hardware, software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione) volte a garantire un beneficio in termini di impatto economico, culturale e/o sociale, salvaguardando adeguatamente la tutela della proprietà intellettuale;  

f)      alla digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione e maggiore diffusione; 

g)     all’acquisto di attrezzature tecnologiche, informatiche e relativi software preordinati anche allo sviluppo di progetti di realtà aumentata.

Sono ammessi a finanziamento esclusivamente i progetti che ottengono un punteggio di almeno 50 punti su 100 disponibili, sulla base dei criteri di valutazione indicati nell’Allegato A del Bando (criteri di valutazione).

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Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese direttamente imputabili agli interventi descritti nella domanda di sovvenzione e pertinenti alle attività di cui all’articolo 5 del Bando (progetti ammissibili).

Le spese devono essere chiaramente riferibili al periodo di realizzazione dei progetti finanziati, sostenute dal Beneficiario a far data dal 01/01/2022 ed entro il termine finale del periodo di realizzazione del progetto di cui all’articolo 10, comma 1 del Bando e salvo proroghe disposte ai sensi dell’articolo 20.

Le attività a cui si riferiscono le spese del progetto devono essere realizzate successivamente al 01/01/2021 ai sensi dell’articolo 63 par. 2, del Regolamento (UE) 2021/1060 e i documenti giustificativi e le relative quietanze di pagamento devono riferirsi a una data uguale o successiva al 01/01/2022.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spese:

A. Spese per investimenti:

a)     spese per forniture di hardware (IVA esclusa);

b)    spese per attivi immateriali, quali software compresi interventi per la digitalizzazione e nuove tecnologie (IVA esclusa), finalizzati a rendere il patrimonio culturale meglio accessibile al pubblico;

c)     spese per fornitura e installazione di attrezzature, impianti e sistemi nuovi di fabbrica (IVA esclusa);

d)    spese per fornitura e installazione di componenti strettamente necessari al funzionamento di attrezzature, impianti e sistemi nuovi di fabbrica (IVA esclusa);

e)     spese per il pagamento dell’imposta sul valore aggiunto (IVA), nella misura in cui costituisce un costo a carico del Beneficiario del finanziamento.

B. Altre spese correlate all’investimento:

f)      spese per servizi immateriali, quali licenze d’uso (IVA esclusa);

g)     spese per fornitura e installazione di componenti strettamente necessarie al funzionamento di attrezzature (IVA esclusa);

h)     spese per servizi specialistici connessi alla digitalizzazione, come ad esempio alla predisposizione di contenuti multimediali ad elevata accessibilità e adeguati strumenti di fruizione (IVA esclusa);

i)       spese per il pagamento dell’imposta sul valore aggiunto (IVA), nella misura in cui costituisce un costo a carico del Beneficiario del finanziamento.

Qualora l’intervento sia già in corso alla data di presentazione della domanda, almeno una parte degli investimenti deve essere realizzata dopo la presentazione della domanda stessa, pena la revoca della sovvenzione.

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Limiti di spesa e intensità del contributo

Ai fini dell’ammissione a finanziamento, il costo minimo ammissibile del progetto presentato a valere sul Bando non deve essere inferiore a euro 20.000,00.

Il limite massimo di contributo concedibile per ciascun progetto ammesso al fiananziamento è di euro 100.000,00.

L’aiuto per gli investimenti è calcolato come differenza tra i costi ammissibili e il risultato operativo dell’investimento attualizzato in conformità a quanto previsto al par. 6 dell’art. 53 del Reg. UE 651/2014. Con riferimento alle modalità di calcolo del risultato operativo si rimanda al modello di calcolo e alle relative istruzioni di compilazione che verranno resi disponibili.

Nel caso in cui il candidato Beneficiario sia in grado di dimostrare che il risultato operativo sia negativo o pari a zero, l’intensità di aiuto sarà del 100% della spesa ammissibile nei limiti dell’importo massimo concedibile.

In alternativa l’aiuto è calcolato applicando un’intensità pari all’80% sui costi ammissibili di investimento in conformità a quanto previsto al par. 8 dell’art. 53 del Reg. UE 651/2014. Tale modalità di aiuto è applicata anche alle domande di aiuto i cui Beneficiari non siano in grado di produrre stime ex ante ragionevoli in conformità al par. 6 dell’art. 53 del Reg. UE n. 651/2014.

Le sovvenzioni concesse a valere sul presente Bando non sono cumulabili con ulteriori misure di finanziamento pubblico comunitari, nazionali e regionali.

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Presentazione della domanda e concessione della sovvenzione

Il candidato Beneficiario può presentare una sola domanda di sovvenzione sul medesimo luogo della cultura a valere sul presente Bando.

La domanda di sovvenzione è redatta e presentata alla SRA esclusivamente per via telematica tramite il sistema online dedicato, a cui si accede previa autenticazione con una delle modalità previste dall’articolo 65, comma 1, lettera b) del Codice dell’Amministrazione digitale (SPID-Sistema pubblico di identità digitale, CIE-Carta di identità elettronica, CNS-Carta nazionale dei servizi) o con firma digitale qualora contenente un certificato di autenticazione CNS compatibile, secondo le modalità riportate nelle linee guida di cui al comma 8 del Bando.

La domanda si considera sottoscritta e inoltrata al termine della compilazione e del caricamento degli allegati di cui all’articolo 13 del Bando, all’atto della convalida finale. Il facsimile della domanda e le dichiarazioni da caricare insieme con la stessa, saranno rese disponibili e pubblicati nella presente sezione all’atto della loro approvazione con decreto del Direttore del Servizio beni culturali e affari giuridici.

La domanda è sottoscritta e inoltrata alternativamente:

a)     dal legale rappresentante dell’ente;

b)    da altro soggetto a ciò competente in ragione dell’incarico ricoperto all’i nterno dell’ente.

La domanda è presentata dalle ore 8:00 del giorno 12 febbraio 2024 alle ore 16:00 del giorno 11 aprile 2024. Ai fini del rispetto del termine di presentazione delle domande, fa fede la data e l’ora di convalida finale effettuata tramite il sistema online dedicato.

La firma digitale o la firma elettronica qualificata apposta sui documenti allegati alla domanda e caricati sul sistema è considerata valida se basata su un certificato qualificato rilasciato da un prestatore di servizi fiduciari qualificato e conforme ai requisiti di cui all’Allegato I del Regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 luglio 2014 in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno (cd. Regolamento EIDAS). La firma deve essere apposta utilizzando dispositivi che soddisfino i requisiti di cui all’Allegato II del Regolamento EIDAS.

Ai sensi dell’articolo 18, comma 1 del Bando, la sovvenzione è concessa con decreto del Direttore del Servizio beni culturali e affari giuridici, o suo delegato, entro 90 (novanta) giorni dalla data di ricevimento della relativa domanda.

A seguito dell’adozione del suddetto decreto, è comunicato via PEC a ciascun richiedente l’esito ed è contestualmente fissato un termine della durata di 10 (dieci) giorni consecutivi entro il quale accettare formalmente il contributo e trasmettere il Codice Unico di Progetto (CUP) e la data di previsto avvio dell’iniziativa.

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