Fino ad oggi MARLESS si è concentrato su azioni strutturate volte a implementare un intervento congiunto e concreto per affrontare il problema del marine litter nel mare Adriatico. I maggiori risultati ottenuti a seguito dell’implementazione delle azioni sono stati i seguenti:
 

  •  Ottimizzazione e ampliamento del monitoraggio attraverso la creazione di un piano di monitoraggio comune che rintraccia ed analizza le seguenti tipologie di rifiuti: rifiuti spiaggiati, rifiuti galleggianti, rifiuti sui fondali marini, microplastiche e microplastiche biota, al fine di colmare le lacune di conoscenza, tra cui la condizione delle spiagge.
  • Elaborazione di un modello numerico che calcola le traiettorie degli oggetti galleggianti rilasciati in mare e delle back-trajectories per l'individuazione delle probabili aree di provenienza degli oggetti accumulati nelle aree costiere, e il successivo tracciamento dei punti di accumulo attraverso immagini satellitari.
  • Elaborazione di mappe di probabilità di accumulo e rimozione dei rifiuti lungo le coste e in mare aperto attraverso la combinazione di modelli numerici e immagini satellitari.
  • Incremento nella consapevolezza del problema delle plastiche in mare attraverso il coinvolgimento del settore turistico in raccolte di rifiuti in diversi stabilimenti balneari in Italia e Croazia, attività di educazioni ambientale nelle scuole con relative azioni di pulizia, eventi sociali.
  • Miglioramento dei processi di governance locale relativi alla gestione del marine litter attraverso l’inserimento nelle schede di azione dei contratti dei Contratti di Costa e Contratti di Fiume di misure operative funzionali per il trattamento dei rifiuti.
  • Completamento di azioni pilota quali “Pyrolysis testing on Plastic Marine Litter” su microplastiche raccolte attraverso tecniche pilota, adozione di strumenti per la raccolta di plastica e microplastica nei porti, utilizzo dei mitili per il tracciamento e la purificazione dalle microplastiche, sviluppo di droni acquatici per la raccolta delle plastiche, sperimentazione di nuovi metodi o materiali nel settore dell'acquacoltura e infine lo sviluppo di un toolbox per raccogliere informazioni e risultati delle azioni pilota.
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