Pordenone, 3 dic - Saper valorizzare le eccellenze e gli eventi
più significativi, assieme alle caratteristiche peculiari della
città di Pordenone e del suo territorio: una realtà, che come
l'intero Friuli Venezia Giulia racchiude grandi attrattive sotto
il profilo turistico, di tipo architettonico, storico,
paesaggistico, ambientale, culturale. In sintesi, si tratta delle
carature di un territorio vocato al turismo, che trova momenti di
grande affluenza di visitatori in occasione di grandi eventi. E
che fonda la sua ricettività e l'accoglienza sull'iniziativa
privata, che la Regione non mancherà di assecondare, innanzitutto
sburocratizzando la selva di ostacoli normativi e regolamentari,
poi facilitando l'accesso ai benefici e alle forme di sostegno
agli investimenti.
Questi i contenuti dell'intervento dell'assessore regionale alle
Attività produttive, Sergio Bini, a conclusione del convegno
'Territorio, turismo ed eventi: Pordenone città che investe su se
stessa', organizzato dal Comune, da Federalberghi e Confcommercio
imprese, al quale hanno partecipato gli operatori dei servizi per
il turismo del capoluogo e del territorio.
I lavori, svoltisi a Palazzo Montereale Mantica, erano imperniati
sui contenuti del rapporto della società di analisi, Format
Research, illustrati dal presidente, Pierluigi Ascani, dai quali
è emerso tra l'altro che nel pordenonese vi sono oltre cento
strutture di ricezione alberghiera con circa 450 occupati, mentre
nei pubblici esercizi sono impiegate circa 4.700 persone.
Dati, questi, che riflettono la struttura del sistema turistico
pordenonese e che fino a non molti anni fa fondavano la loro
essenza sull'offerta della montagna. Oggi, invece, è stato
evidenziato, il turismo moderno ha riscoperto la città e le
località dell'area.
Proprio per assecondare le aspettative e le richieste di utenti
che sono cambiati, che sanno che cosa ricercare e che cosa
possono trovare ove si recano per un soggiorno, per le vacanze o
per una visita più breve "occorre - ha detto Bini - che l'intero
sistema turistico sappia compiere un salto di qualità culturale,
e si sappia proiettare verso la sempre più attenta ricerca del
territorio, delle specificità e delle eccellenze da parte dei
turisti, sia italiani che stranieri".
"Per questo la Regione - ha precisato l'assessore - ha completato
la riforma di PromoTurismoFVG, che deve essere il braccio
operativo della promozione turistica e dell'offerta di un
territorio che deve saper proporre le sue migliori qualità".
Il Friuli Venezia Giulia turistico non ha nulla da invidiare alle
realtà contermini, ha detto Bini, ma non deve avere paura di
porsi in sinergia con il vicino Veneto per un'offerta più ampia e
una promozione a più ampio spettro. "Deve però puntare - ha
aggiunto - alla qualità, a investimenti mirati al suo
perseguimento".
Anche rispetto all'offerta ricettiva negli appartamenti, la
Regione, ha ricordato, si è impegnata istituendo un metodo di
valutazione che dev'essere trasparente e consentire ai turisti di
poter scegliere esattamente quello che essi si aspettano di
trovare.
"Perché la vera sfida - ha precisato l'assessore - è quella di
saper dare ai clienti esattamente ciò che essi chiedono".
"Così come la Regione - ha detto in conclusione - si è impegnata
a rispondere alle aspettative degli operatori, raccolte nella
serie di incontri che la Giunta Fedriga ha previsto per poter
cogliere le attese del territorio prima di scegliere le strategie
più adatte e percorribili".
"Per questo - ha anticipato - sono allo studio misure per
favorire l'accesso e la fruibilità del credito per investimenti,
mentre nel contesto della semplificazione e della
sburocratizzazione si stanno definendo le figure con le quali gli
operatori si debbono interfacciare per poter valutare la
fattibilità dei propri investimenti".
ARC/CM/ep
L'assessore alle Attività produttive, Sergio Bini, conclude il convegno su valorizzazione turistica Pordenone e territorio
foto ARC Morandini