La Giunta Regionale


22.02.2024 13:12

Imprese:Bini, rassicurazioni da Urso su tavolo Electrolux per 12 marzo

L'assessore all'incontro nazionale sulla situazione dell'industria dell'elettrodomestico
Pordenone, 22 feb - "Abbiamo avuto rassicurazioni da parte del ministro Adolfo Urso e del sottosegretario Fausta Bergamotto, che ringraziamo assieme al ministro Luca Ciriani, rispetto alla prossima convocazione di un tavolo specifico sulla vertenza Electrolux. È, infatti, urgente avviare un confronto sia per affrontare l'emergenza del piano di ristrutturazione, sia per avere una visione prospettica, discutendo approfonditamente il piano industriale assieme alle altre istituzioni e alle organizzazioni sindacali. Proprio per questo è fondamentale un confronto a livello nazionale con Electrolux per discutere il piano di ristrutturazione del gruppo e in particolare la situazione dello stabilimento di Porcia".
Lo ha detto questa mattina a Roma l'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini partecipando al ministero delle Imprese e del Made in Italy alla prima riunione del Tavolo permanente sul settore dell'elettrodomestico italiano. In particolare, il sottosegretario Fausta Bergamotto ha ringraziato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e l'assessore Bini per le sollecitazioni e per il lavoro compiuto sul territorio affinché si costituisca il tavolo per affrontare la discussione sul piano Electrolux.
Tavolo che, come è stato annunciato, sarà convocato il prossimo 12 marzo. Oltre al ministro Urso e al sottosegretario Bergamotto, all'incontro ministeriale con tutte le imprese italiane del "bianco" erano presenti le associazioni imprenditoriali di categoria e le organizzazioni sindacali nazionali dei metalmeccanici, oltre che il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.
"L'avvio del tavolo nazionale permanente dell'elettrodomestico - ha proseguito Bini - è un'occasione importante, che deve rappresentare l'inizio di una strada fondamentale di rilancio per il sistema produttivo del Paese. A monte c'è il problema delle politiche industriali europee, che non consentono aiuti di stato per le grandi imprese, se non per Ricerca e Sviluppo. Il tessuto produttivo italiano ed europeo è esposto al dumping e quindi all'esportazione di merci a prezzi fuori mercato, specialmente dall'Estremo Oriente. Per questo è necessario tutelare le imprese a livello europeo per garantirne la competitività, altrimenti nel tempo il vero rischio è quello di un lento declino e della desertificazione industriale".
"Vanno poi fatti tutti gli sforzi - ha evidenziato l'assessore - per il riavvicinamento delle catene produttive per riportare nei nostri Paesi le filiere dei componenti per evitare la dipendenza dai mercati orientali. Altrimenti ogni intervento, a livello regionale o nazionale, per salvaguardare le imprese locali sarà inutile nel medio-lungo periodo, con il rischio di ritrovarci, a distanza di pochi anni, nelle medesime situazioni". ARC/LIS/ma