La Giunta Regionale


09.01.2024 23:57

Wartsila: Rosolen, mancata firma accordo è decisione scellerata

Bini: "Scelta che ci lascia sgomenti"

Pordenone, 9 gen - "Pentiti di aver dato credito ad una azienda che, fin da subito, si è mossa in modo scomposto, ed amareggiata perché non più di 10 giorni fa sono stati chiesti ulteriori fondi al Ministero, ben sapendo che oggi però non si sarebbe raggiunto l'accordo. La mancata firma è quindi un atto scellerato".

Così si è espressa l'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen al termine della riunione tenutasi oggi a Roma nella sede del ministero delle Imprese e del made in Italy durante la quale si è cercato con l'azienda finlandese di trovare un accordo sui contratti di solidarietà per i 300 lavoratori della Wartsila. Da remoto l'incontro è stato seguito anche dall'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini.

A conclusione della serata, Rosolen si dice "basita" "alla luce del credito dato in questo anno e mezzo a Wartisla, azienda che all'inizio della procedura, ha mentito al Ministro. Nonostante quella "brutta partenza" e dopo le sentenze dei giudici, e nonostante questo agire scomposto, abbiamo sempre cercato un dialogo".

"Sono amareggiata - ha aggiunto ancora l'assessore regionale - perché tutto l'ultimo mese è stato un susseguirsi di passaggi surreali. Non va dimenticato che il 28 dicembre, non più di 10 giorni fa, Wartsila ha chiesto ulteriori fondi al Ministero. L'azienda ha ricevuto uno schiaffo di fronte alla procedura errata aperta il 14 luglio 2022 e adesso pensa che, con basi culturali e sociali ben distanti dal sentire italiano, può aprire serenamente una procedura così grave, perpetrando una fase conflittuale che tutti abbiamo cercato di mettere da parte in tutto questo tempo".

"Come Regione - ha proseguito Rosolen - faremo tutto ciò che sarà nelle nostre possibilità per contrastare la scelta di Wartsila. Con questa farsa, che ha assunto i torni di una sceneggiata, l'azienda si è assunta una responsabilità gravissima. Inizieremo ora le interlocuzioni con il Governo per un eventuale intervento sulla legge 234. Ci troviamo infatti ora di fronte ad una fase che non merita alcuno sconto".

"Da adesso - ha concluso l'esponente dell'esecutivo Fedriga - Wartsila ha comunque l'onere della reindustrializzazione nonché di rispettare tutte le leggi e i termini della procedura. La Regione non lascerà da soli i lavoratori di questa azienda perché ribadisce, come ha fatto sin dal primo giorno, che Wartsila è una filiera importante per un territorio, sia per i lavoratori diretti che per l'indotto ma anche per la filiera nazionale. Quindi tutte le prerogative saranno perseguite con tutte le azioni che possiamo mettere in campo".

"L'azione irresponsabile con cui Wartsila ha deciso in maniera unilaterale di non siglare l'accordo dopo lunghe trattative - ha detto dal canto suo l'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini -, sorprende e lascia sgomenti. Nonostante l'intenso lavoro di mediazione e confronto portato avanti da Governo, Regione e Confindustria Alto Adriatico, Wartsila ha preferito non addivenire a una soluzione di buonsenso, che avrebbe rappresentato un risultato atteso e importante per tutto il comparto manifatturiero regionale. Si tratta di una decisione difficilmente comprensibile, che compromette i rapporti e rende più incerto il percorso per la reindustrializzazione del sito, al quale Wartsila non dovrà sottrarsi e per il quale la Regione continuerà a impegnarsi, ritenendo quello di Bagnoli un sito di importanza strategica nazionale". ARC/AL/gg