La Giunta Regionale


20.11.2023 19:09

Imprese: Bini, 290 milioni di euro a sostegno dell'economia regionale

L'assessore al Roadshow delle eccellenze del Friuli occidentale a Pordenone
Pordenone, 20 nov - "Vista l'attuale congiuntura economica e finanziaria e di fronte a un'elevata inflazione, tassi di interesse alti e calo dell'export, la Regione ha deciso con convinzione e coraggio di sostenere l'imprenditoria e il sistema industriale regionale immettendo, solo negli ultimi sei mesi, nel sistema economico del del Friuli Venezia Giulia circa 290 milioni di euro e mettendo in campo politiche strutturali volte in particolare ad agevolare l'accesso al credito delle piccole e medie imprese". Lo ha affermato questa sera a Pordenone l'assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini, partecipando nella sala convegni della Fiera alla prima tappa di "Eccellenze del Nordest, le imprese più dinamiche 2023". Un roadshow di sette appuntamenti per illustrare l'analisi sulle imprese più performanti del Nordest realizzato dall'Ordine dei Dottori commercialisti di Pordenone, Rovigo, Venezia, Trento-Rovereto, Treviso, Padova e Belluno con il Centro scientifico Vera dell'Università Ca' Foscari di Venezia, main partner Banca Finint e media partner Il Gazzettino.
In apertura del suo intervento l'assessore ha tracciato il bilancio dell'attuale congiuntura economica sottolineando come il forte rallentamento delle esportazioni in Germania pesi particolarmente sul sistema della subfornitura regionale che però sta guardando a nuovi mercati alternativi come l'India. Inoltre, il forte rialzo dei tassi di interesse, dopo 15 anni in cui erano rimasti bassi, rende difficoltoso l'accesso al credito che però trova nella Regione un sistema di risorse e strumenti che facilitano il ricorso alla liquidità necessaria sul mercato bancario. "Una parte decisamente importante della somma di 290 milioni - ha proseguito Bini - è stata destinata al settore dell'accesso a credito per garantire la liquidità necessaria alle aziende. Una scelta strategica, compiuta attraverso i diversi strumenti della Regione, in primis il Frie, utilizzati per garantire finanziamenti a tassi pari fino all'1,3%, ben più bassi rispetto a quelli del mercato. L'alta richiesta fin qui registrata dimostra quanto sia importante in questa congiuntura garantire la liquidità delle imprese. Un'azione che, soltanto nelle ultime due manovre di assestamento, la Regione ha portato avanti con 90 milioni di euro".
Nel corso dell'incontro - che ha visto anche un confronto tra le categorie produttive del territorio sui fattori virtuosi e di successo e sulle prospettive future delle aziende locali - è stato presentato il rapporto sulle performance delle quasi quattromila società di capitali del Friuli occidentale effettuato attraverso gli otto indicatori di eccellenza utilizzati come metodo dalla ricerca che ha esaminato il sistema delle imprese. Nell'ultimo quinquennio le Pmi pordenonesi sono riuscite a mantenere una buona marginalità, con un indice Ebitda medio in costante crescita sopra la media nazionale.
A preoccupare, però, in particolare è il calo dell'export. "Di fronte alla crisi della domande dei mercati esteri - ha evidenziato l'esponente della Giunta regionale - cui il nostro sistema manifatturiero è orientato, la Regione deve accompagnare le imprese affinché, anche in questa fase di difficoltà, possano continuare a investire e a programmare per garantire l'innovazione, la solidità patrimoniale e la capacità reddituale".
"Rispetto al grande tema dell'energia - ha ricordato Bini - sono stati messi in campo oltre 70 milioni per incentivare l'installazione di impianti per l'autoproduzione di energie rinnovabili. Uno sforzo senza precedenti che vede la Regione protagonista nel ruolo di traino per la transizione digitale, un processo in cui soprattutto le piccole imprese devono essere accompagnate e sostenute. Come avvenuto nelle precedenti congiunture difficili - ha concluso l'assessore - la strada è sempre quella del continuo dialogo e confronto con le categorie, compresi gli Ordini professionali, per cercare insieme gli indirizzi di azione e gli strumenti più utili al sistema economico". ARC/LIS/ma