Sicurezza: Roberti, dopo rissa a Trieste serve stretta norme
Pordenone, 29 nov - "Spazio agli inquirenti per accertare le
dinamiche di quanto accaduto la scorsa notte in piazza Carlo
Alberto a Trieste. Ma qualsiasi sia la dinamica dell'episodio e
qualunque sia la motivazione, rimangono i coltelli, le armi
giocattolo manomesse per sembrare vere e i feriti portati in
ospedale".
Lo ha affermato questa mattina l'assessore regionale alla
Sicurezza, Pierpaolo Roberti, in riferimento all'episodio di
violenza che, nella serata di martedì, è sfociato in una rissa
tra stranieri in piazza Carlo Alberto a Trieste che ha visto il
coinvolgimento di una ventina di giovani. Si tratterebbe -
secondo le prime indagini - di minori non accompagnati, alcuni
dei quali sarebbero ospiti della comunità di accoglienza che si
trova proprio in uno stabile di piazza Carlo Alberto. Due
sarebbero i giovani feriti, dimessi dall'ospedale in mattinata.
"In queste ore - ribadisce l'assessore - sull'episodio, sulle
cause e sulla esatta dinamica è il momento che le autorità
competenti indaghino per ricostruire i fatti e individuare le
responsabilità. Ma gli episodi che si verificano ormai non
possono più dirsi sporadici e quindi - sottolinea Roberti - è il
momento che il Parlamento modifichi le norme che riguardano i
minori non accompagnati affrontando il tema non più solamente
ritenendoli soggetti da tutelare, spesso in modo anche estremo,
ma anche come soggetti, come sempre in più occasioni, causa di
problemi di ordine pubblico".
"È necessario pensare - sostiene l'esponente della Giunta
regionale - a una legislazione straordinaria che permetta di
colpire duramente chi non rispetta le leggi e soprattutto che
consenta di allontanare i minori responsabili di reati dal
territorio nazionale al pari di chi non si è auto dichiarato
minorenne".
ARC/LIS/pph
L'assessore regionale Pierpaolo Roberti
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.