Presentata oggi la nuova campagna di comunicazione di Arlef
Udine, 17 ott - "Tramandare la lingua friulana, diffonderne
l'uso, è un dovere etico, morale ed istituzionale. Un tempo il
friulano era considerato un elemento non riconosciuto dal punto
di vista culturale e questo ha indebolito l'identità sul
territorio. Oggi la situazione è diversa e campagne come quella
odierna, aiutano a supportare l'uso della lingua e rafforzano il
Friuli Venezia Giulia come Regione a Statuto speciale. Il nostro
territorio racchiude molteplici diversità, ambientali, culturali,
linguistiche; maggiormente le valorizziamo e più ci rafforziamo".
Lo ha detto oggi l'assessore regionale alle Autonomie locali con
delega alle lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, in occasione
della conferenza stampa di presentazione di 'Cui che al sa il
furlan, al sa di plui', la nuova campagna di comunicazione
integrata realizzata dall'ARLeF Agenzia regionale per la lingua
friulana che prenderà il via domani, 18 ottobre.
Alla campagna comunicativa, articolata su carta stampata, tv,
radio e web, si affianca un'importante pianificazione sui social
media, per cinque settimane. La strategia di comunicazione è
stata studiata per far crescere la consapevolezza che il friulano
rappresenta una risorsa per l'educazione linguistica.
"Cui che al sa il furlan, al sa di plui" è il messaggio affidato
a Catine (Caterina Tomasulo) e declinato in spot tv, spot
radiofonico, pagine su stampa cartacea e comunicazione web e
social. Il messaggio vuole sottolineare come parlare il friulano
ai propri figli e nipoti, fin da piccoli, regala loro un prezioso
bagaglio di vantaggi cognitivi, culturali e sociali.
L'iniziativa presentata oggi nella sede della Regione Friuli
Venezia Giulia, a Udine, ha visto la partecipazione del direttore
dell'Arlef, William Cisilino, della testimonial della campagna,
Caterina Tomasulo (in arte, Catine) e gli interventi del
presidente dell'Ente Friuli nel mondo, Loris Basso e del
presidente di Arlef Eros Cisilino.
"L'Amministrazione regionale continua a sostenere l'uso del
friulano considerato come un valore aggiunto dal punto di vista
identitario e culturale da non disperdere - ha indicato Roberti".
Ma quella di oggi secondo l'esponente della Giunta Fedriga è
soprattutto "un'operazione da leggere come difesa del nostro
Statuto di autonomia che oggi, cadute le ragioni storiche per le
quali l'autonomia è stata concessa, vede nelle lingue minoritarie
l'unico elemento per difendere la nostra specialità".
Nel ribadire l'importanza di proseguire con azioni mirate a
salvaguardare e promuovere le lingue presenti sul territorio,
l'assessore regionale ha ricordato il piano generale di politica
linguistica approvato nel 2021 e di durata quinquennale "che ha
segnato il passo rispetto a quanto fatto in precedenza, grazie
alle indicazioni precise sulle attività da portare avanti; azioni
che richiedono una prospettiva lunga e che potranno avere la
continuità necessaria lungo tutto l'arco della legislatura".
A spiegare la campagna è stato il direttore dell'Agenzia, William
Cisilino che ne ha sottolineato la finalità ovvero quella di
sensibilizzare i genitori e i nonni a parlare il friulano con i
propri figli e nipoti. I vantaggi di un'educazione plurilingue,
secondo Cisilino, sono molteplici e a darcene conto è anche la
ricerca scientifica. Chi cresce parlando più lingue ha maggiore
facilità a impararne altre, in primis l'inglese ma è pure dotato
di maggiori capacità logico-matematiche, maggiore creatività e
apertura al mondo.
ARC/LP/gg
L'assessore regionale Pierpaolo Roberti con il direttore dell'Arlef, William Cisilino, e la testimonial della campagna, Caterina Tomasulo (in arte, Catine)
L'intervento dell'assessore regionale alle Autonomie locali con delega alle lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, nella conferenza stampa presentazione della nuova campagna di comunicazione di ARLeF.