Immigrazione: Roberti, normativa su ricongiungimento non più attuale
Trieste, 19 ott - "La Proposta di legge nazionale (Pdln) per
modificare il decreto legislativo vigente in materia di
ricongiungimento familiare degli stranieri in Italia non è
pensata per affrontare temi relativi al contratto nazionale di
lavoro o al salario minimo. La sua finalità è di stabilire se una
norma approvata nel 1998 è ancora attuale nel 2022". Queste le parole dell'assessore regionale all'Immigrazione,
Pierpaolo Roberti, nel corso della riunione odierna della VI
Commissione a Trieste incentrata sulle proposte di modifica al
"Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero"
(d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286). "Tra gli elementi da prendere in considerazione nel riesame - ha
spiegato Roberti - c'è quello del reddito minimo che lo straniero
richiedente deve dimostrare di disporre affinché il mantenimento
della persona ricongiunta non ricada sul welfare territoriale.
L'attuale soglia di 8mila euro non è certamente adeguata a
soddisfare questo principio". La proposta di modifica riguarda anche il non riconoscimento del
contratto a tempo determinato come requisito utile per presentare
la richiesta, "non sussistendo - ha osservato l'assessore - la
certezza che il rapporto di lavoro venga rinnovato". Viene invece
richiesta dalla Pdln in esame la registrazione del matrimonio.
ARC/PAU/pph
L'assessore regionale all'Immigrazione Pierpaolo Roberti in VI Commissione
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