Udine, 14 lug - Radici comuni che dal Friuli, dall'Argentina e
dal Brasile si ricongiungono a Udine, alimentate da un progetto
di ricerca e imprenditorialità dell'Ateneo friulano e sbocciate
in una rete di laureati figli di seconda, terza o quarta
generazione, di emigrati all'estero.
È il senso del Corso di perfezionamento Valori identitari e
imprenditorialità giunto alla sua decima edizione e promosso dal
Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale
dell'Università di Udine in collaborazione con la Regione Friuli
Venezia Giulia e l'Ente Friuli nel Mondo e diretto da Raffaella
Bombi. Ogni anno 12 laureati frequentano 150 ore di corso, che
includono un percorso di tirocinio imprenditoriale, con
l'obiettivo di rafforzare la conoscenza della cultura, della
lingua e dei valori regionali, nonché favorire la creazione di
opportunità economiche.
"La Regione ha sempre sostenuto convintamente l'attività dei
corregionali all'estero perché il Friuli Venezia Giulia è stata
terra di forte emigrazione, tanto che gli emigrati all'estero
friulani e giuliani dalla prima alla quarta generazione
costituiscono una comunità più numerosa degli attuali abitanti
del Friuli Venezia Giulia" ha affermato l'assessore regionale
alle Autonomie locali, corregionali all'estero e lingue
minoritarie, Pierpaolo Roberti, aggiungendo che "per questo
motivo abbiamo sempre sentito l'obbligo morale di rinsaldare le
radici e i valori identitari, di far sentire più vicini a noi i
tanti anziani e giovani che hanno origini nel nostro territorio".
Pilastro dell'iniziativa è, oltre al percorso formativo,
l'attività di tirocinio che a causa della pandemia nelle ultime
due edizioni è stata sospesa e sostituita con un progetto online.
"Storia e valori non vanno persi - ha sottolineato Roberti -, poi
c'è la parte fondamentale dell'imprenditorialità che spinge oltre
gli obiettivi progettuali. Grazie a questa iniziativa negli anni
abbiamo cresciuto una squadra composta da molti piccoli
ambasciatori nel mondo, rappresentanti preziosi del nostro
territorio. Dando ai corsisti la possibilità di riscoprire i
valori identitari, offriamo anche un collegamento arricchente con
il mondo universitario e imprenditoriale. Creare legami economici
e commerciali è il valore aggiunto di questa esperienza che
auspico torneremo presto a rifare in presenza e possibilmente
implementando ancora il progetto. Obiettivo e speranza è che da
questa iniziativa si possa tutti trarre un beneficio e
un'opportunità di crescita" ha concluso Roberti.
In video collegamento con sette dei passati corsisti è stato
presentato il progetto 'ponte' denominato Materiali didattici on
line al Corso di Perfezionamento in Valori identitari e
imprenditorialità in grado di svolgere un ruolo di collegamento
tra le prime dieci annualità del corso e le future edizioni.
Il progetto si attua attraverso una piattaforma on line nella
quale sono stati riversati una serie organica di materiali
didattici digitali relativi agli argomenti trattati nei corsi.
Questi materiali, insieme ad alcune interviste istituzionali a
tutti i soggetti che negli anni hanno reso possibile il progetto,
verranno resi disponibili in formato aperto e messi a
disposizioni di quanti abbiano interesse verso il progetto, verso
la lingua e la cultura italiana e friulana.
All'evento, coordinato dalla professoressa Bombi, ha preso parte
anche il Rettore dell'Università degli Studi di Udine, Roberto
Pinton, che ha ricordato come il progetto di ricerca pluriennale,
che unisce all'attività didattica i tirocini aziendali, detiene
anche un valore sperimentale rispetto alle nuove forme di
collegamento tra Italia e corregionali, fondate anche sulle
piattaforme online e su materiali multimediali.
Altri interventi sono stati quelli di Loris Basso, presidente
dell'Ente Friuli nel Mondo, Fabrizio Cigolot
assessore alla cultura del Comune di Udine, Andrea Zannini,
direttore del Dipartimento di Studi umanistici
e del patrimonio culturale, Lucia Piu, direttore di Confapi Fvg
Udine, Paola Benini presidente di Confcooperative Udine e Massimo
Percotto, delegato dell'Accademia Italiana della Cucina a Udine,
oltre ai sette corsisti collegati da Brasile e Argentina che
hanno testimoniato la valenza dell'esperienza vissuta negli anni
scorsi.
ARC/SSA/ma
L'assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti
Foto Regione FVG