In Fvg il primo forum delle imprese che, pur mantenendo obiettivi
di profitto, creano valore sociale ed ambientale
Trieste, 11 ott - "Il Friuli Venezia Giulia ha dimostrato una
resistenza alla crisi causata dalla pandemia diversa dal resto
dell'Italia e ora ha l'opportunità di diventare un modello di
riferimento non solo nei campi in cui già eccelle ma anche
esplorando nuove opportunità di crescita. Per attrarre capitali è
necessario decidere quale tipo di sviluppo si vuole perseguire e
proprio da questa consapevolezza è nata la scelta di ospitare il
primo forum delle società benefit, ovvero le imprese che hanno
compreso come il proprio sviluppo debba procedere di pari passo
con quello del territorio e della sua comunità, superando il
concetto di responsabilità sociale d'impresa e trasformandolo in
quello di responsabilità civile, collettiva e comunitaria. La
società vive quando l'io diventa noi e le società benefit calzano
perfettamente come esempi di ciò".
Lo ha detto l'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen
durante il suo intervento al primo forum italiano delle società
benefit dal titolo "Fabbricare società". L'evento, organizzato
dalla Regione tramite l'Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa in
collaborazione con Animaimpresa, si articolerà attraverso
incontri ed eventi da oggi fino a venerdì tra Trieste, Udine,
Pordenone e Gorizia. La società benefit è una qualifica
giuridica, introdotta in Italia nel 2016, che identifica le
imprese che, pur mantenendo obiettivi di profitto, intendono
creare valore sociale ed ambientale nel contesto in cui operano.
"Il tema dello sviluppo integrato delle imprese, del welfare
aziendale e del tessuto sociale deve essere al centro di profonde
riflessioni a livello nazionale ed europeo - ha proseguito
Rosolen -. Oggi, ad esempio, Trieste si deve confrontare con la
scelta della Wartsila di delocalizzare la propria produzione e la
Regione sta compiendo tutte le azioni in proprio potere anche sul
piano legale, e continuerà a farlo, per condannare la mancanza di
responsabilità sociale di una impresa indubbiamente ha compiuto
investimenti sul territorio ma che ha anche avuto in cambio
grandi benefici".
L'assessore ha quindi evidenziato che "il rapporto di reciproco
beneficio tra impresa e comunità in Italia ha radici profonde, a
partire dalla nascita nell'Ottocento della società di mutuo
soccorso e che il Friuli Venezia Giulia può vantare esempi
virtuosi come il villaggio Cosulich, edificato a Panzano per dare
l'opportunità di avere una vita dignitosa alle maestranze dei
cantieri navali di Monfalcone, e lo sviluppo di Torviscosa, che è
stata realizzata partendo proprio dalle centralità dei
lavoratori. A queste realtà si aggiunge il modello Olivetti,
tramite il quale la fabbrica favoriva la diffusione della
cultura, dei servizi e della democrazia, non guardando solo al
profitto e quello dell'Eni guidato da Enrico Mattei, che hanno
posto le basi per la nascita delle moderne cooperative sociali,
cambiando così il mondo del lavoro".
"Gli esempi a cui dobbiamo ispirarci sono quindi quelli in cui
l'azienda supera la mera funzione di strumento di realizzazione
del profitto per divenire strumento di sviluppo sociale - ha
precisato Rosolen -. L'Agenda 2030 si concretizza quando chi
investe ha a cuore il territorio e l'obiettivo della Regione è
attrarre capitali di qualità e dare risposte concrete al nostro
territorio. Siamo agli albori di una coscienza rinnovata che deve
restituire centralità e utilità al lavoratore, investendo sui
talenti, perché il lavoro è vita e la fonte dalla quale partiamo
come concetto di attuazione di tutte le politiche regionali".
Il presidente di Confcommercio Fvg Giovanni da Pozzo, dopo aver
ricordato la figura di Jacopo Linussio e la nascita del lavoro
femminile a domicilio, ha rimarcato che i modelli di sviluppo
attuali sono rapidamente e radicalmente mutati rispetti ai
precedenti e ha anche sottolineato la necessità, nei momenti di
grande cambiamento della società, di regolare i cambiamenti nei
sistemi economici per evitare la creazione di monopoli.
La direttrice dell'Agenzia lavoro & Sviluppoimpresa Lydia
Alessio-Vernì ha spiegato che sono già una quarantina le realtà
regionali ad aver adottato il modello della società benefit e ha
spiegato come gli investimenti diretti esteri in Friuli Venezia
Giulia nel 2021 abbiano rappresentato il 6,3% del totale italiano
(nel 2018 il dato era del 2,6%). Il Friuli Venezia Giulia ha
quindi l'occasione di presentarsi, non solo come crocevia di
popoli e di culture, ma anche come luogo ideale per i nuovi
modelli di sviluppo aziendale, dove la tradizione imprenditoriale
è attenta ai bisogni del territorio.
ARC/MA/gg
L'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen durante il suo intervento al primo forum italiano delle società benefit dal titolo "Fabbricare società".