Trieste, 28 dic - La volontà precisa è di rimettere famiglia,
natalità e maternità al centro dell'agenda politica. Così
l'assessore Alessia Rosolen, ricordando che in finanziaria sono
stati destinati 29,5 milioni di euro.
Ammontano invece a 15 milioni le risorse per incentivare la
qualità del lavoro, renderlo più stabile e prevenire gli
infortuni. Attraverso il Protocollo Agenzie per il Lavoro è stata
sancita una collaborazione finora inedita tra i servizi pubblici
per l'impiego, i 18 Centri per l'impiego sul territorio e gli
operatori privati per creare un sistema coeso, inclusivo,
coerente, che punti a qualificare le competenze professionali e
allo stesso tempo aumenti i livelli di competitività delle
aziende.
In prospettiva un altro Protocollo sarà siglato con i consulenti
del lavoro, per favorire lo scambio di informazioni e
l'implementazione di buone pratiche.
Da gennaio sarà attiva, prima in Italia, l'Agenzia
Lavoro&SviluppoImpresa, che metterà insieme le politiche sugli
investimenti con le politiche attive del lavoro, la formazione e
la professionalizzazione. Non dunque una tradizionale Agenzia per
il lavoro, ma uno strumento finalizzato a immaginare un piano
industriale per il futuro. La concretizzazione di un percorso
avviato a inizio legislatura.
Rosolen ha quindi parlato di istruzione quale componente
fondamentale della filiera scuola-università-formazione-lavoro.
In un quadro in cui si punta alla regionalizzazione, con risorse
in finanziaria per altri 15 milioni, il 2019 sarà l'anno di
approvazione in Consiglio del ddl (già licenziato dalla giunta)
per garantire sostegno ai dirigenti scolastici e amministrativi
nelle scuole in sofferenza di organico; favorire modelli
innovativi a sostegno della didattica e della formazione per
bambini e alunni ricoverati nelle strutture ospedaliere o
costretti a casa; rafforzare l'alternanza scuola-lavoro.
Inoltre con 26 milioni si punta a strutturare una rete che
avvicini e renda protagonisti Regione, enti di formazione e
sistema produttivo, rafforzando la collaborazione con il mondo
dell'impresa e, in particolare, creando un osservatorio che
delinei le strategie formative dei prossimi dieci anni, e non
risponda solo a esigenze contingenti.
Infine a Università e Ricerca sono destinati 23,5 milioni,
finalizzati a potenziare il sistema scientifico, creare riverberi
positivi anche per altri settori, proiettare al di fuori dei
confini regionali la competitività universitaria. Un contesto in
cui una delle azioni è finalizzata a creare nuove figure di
eccellenza nel comparto della logistica portuale.
ARC/PPD