La Giunta Regionale


23.01.2024 13:48

Ricerca: Rosolen, sicurezza comunicazioni esige studi quantistici

Inaugurati due nuovi laboratori dell'Ateneo di Trieste a Basovizza finanziati dalla Regione
Trieste, 23 gen - "L'inaugurazione di due nuovi laboratori di fisica quantistica all'Università di Trieste è la risposta a un'esigenza di trasferimento tecnologico che in nessun campo come questo ha applicazioni ampie e di cui non possiamo fare a meno, a partire dal tema della sicurezza nella comunicazione e nella trasmissione dei dati".
Lo ha affermato l'assessore regionale alla Ricerca e Università Alessia Rosolen intervenendo all'edificio F dell'Ateneo di Trieste alla presentazione dei laboratori, allestiti nel campus di Basovizza. Si tratta di ArQuS (Artificial Quantum System), in cui saranno studiati sistemi quantistici artificiali tramite il controllo dei singoli atomi, e di QCI (Quantum Communication and Information) in cui sarà sviluppata la ricerca di nuove soluzioni per comunicazioni quantistiche su fibra ottica e in spazio libero.
"I laboratori - ha spiegato Rosolen - sono frutto di interventi programmatici della Regione, dapprima con 800mila euro e poi 450mila euro, il cui riferimento concettuale è la creazione di una saldatura indissolubile tra i sistemi scientifico, didattico, delle imprese e del territorio". Tra le applicazioni fondamentali della fisica quantistica spicca la creazione di reti sicurissime, non perforabili dagli hacker anche nei collegamenti a lunga distanza. "La sicurezza assicurata dalla quantistica - come ha ricordato l'assessore - è un ambito strategico a cui già si lavora nel contesto del nostro sistema portuale, retroportuale e logistico, ma che dischiude praterie inesplorate in cui si giocano le sfide del Friuli Venezia Giulia e di ogni singolo territorio, a partire dai settori aerospaziali e dell'energia".
Se il laboratorio QCI si dedica alla creazione di reti di comunicazioni ultrasicure attraverso la gestione della luce a livello del singolo fotone, ArQuS si rivolge alla computazione quantistica a partire da un preciso controllo, reso possibile da fasci laser e campi magnetici, su singoli tomi di itterbio.
All'incontro di presentazione hanno preso parte il rettore dell'Università di Trieste Roberto Di Lenarda, Alessandro Zavatta, primo ricercatore e responsabile della di Trieste del Cnr-Ino e Francesco Scazza, professore associato al Dipartimento di Fisica del'Ateneo giuliano. ARC/PPH/gg