La Giunta Regionale


01.12.2023 12:22

Scuola:Rosolen, infondati allarmismi su dimensionamento scolastico (1)

La delibera approvata dalla Giunta non prevede accorpamenti di classi o riduzione di personale
Trieste, 1 dic - "Ogni cambiamento comporta lecitamente una buona dose di preoccupazione, ma creare allarmismi del tutto ingiustificati invece che affrontare con serietà e attenzione il tema del dimensionamento scolastico, significa perdere di credibilità come soggetti interlocutori e mancare l'occasione per contribuire alla definizione di risposte concrete rispetto ad un atto amministrativo inderogabile che l'Amministrazione regionale ha preferito governare e non subire".
Così l'assessore regionale all'Istruzione Alessia Rosolen nel commentare l'approvazione da parte della Giunta della delibera di aggiornamento del Piano di dimensionamento della rete scolastica e della programmazione dell'offerta formativa in Friuli Venezia Giulia per l'anno scolastico 2024/2025.
L'assessore ha precisato che "non vengono accorpate classi, non viene ridotto il personale, atti che spettano esclusivamente allo Stato. La Regione nel rispetto delle competenze del Ministero e muovendosi correttamente nell'ambito della propria autonomia - grazie alla quale, solo nel 2023, sono stati erogati 33 milioni di euro a favore del sistema scolastico regionale - ha dato esecuzione a quanto previsto dal decreto interministeriale dello scorso giugno, che ha definito il contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori amministrativi e la sua distribuzione tra le Regioni per il prossimo triennio".
"Le norme generali in materia di istruzione nel cui ambito rientra sicuramente la normazione in materia di dimensionamento - ha ricordato Rosolen - sono competenza esclusiva dello Stato su cui la Regione Friuli Venezia Giulia svolge solo un ruolo concorrente. È inutile appellarsi a un'autonomia che non esiste su questa materia se non per quanto già posto all'attenzione dello Stato nel percorso di regionalizzazione".
"La bontà del lavoro svolto dall'Amministrazione regionale e la conferma che quella intrapresa fosse l'unica strada percorribile, si ritrovano nei contenuti della sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato i ricorsi di alcune Regioni al decreto riguardante la riforma del dimensionamento della rete scolastica italiana prevista dal Pnrr".
Nel ricordare che nell'anno scolastico in corso, in Friuli Venezia Giulia, sono dieci le scuole senza dirigente titolare, l'esponente della Giunta ha spiegato che "attraverso un dialogo proattivo e costruttivo durato sei mesi con Usr, sindaci, dirigenti scolastici e organizzazioni sindacali, basandoci su criteri oggettivi tra cui il numero e la continuità tra i plessi, la salvaguardia delle arre interne e la tutela delle lingue minoritarie, abbiamo definito nuove aggregazioni scolastiche che consentiranno la fine del fenomeno delle reggenze e l'assegnazione di un dirigente scolastico e di un direttore dei servizi generali e amministrativi titolari, nonché istituti scolastici in grado di favorire la circolazione di nuove competenze, ampio sviluppo dell'offerta formativa, maggiore peso nell'accesso ai finanziamenti istituzionali e comunitari, maggiore forza contrattuale nei rapporti con gli enti e maggiore capacità di incidere sul territorio con azioni formative".
Rosolen ha quindi detto di trovare "demagogiche le critiche mosse al Governo rispetto a quanto richiesto alle Regioni perché non stiamo penalizzando il diritto allo studio o riducendo le risorse per l'istruzione, ma stiamo ridimensionando il numero delle figure apicali delle istituzioni scolastiche, facendo sì che l'offerta sia plasmata rispetto alle esigenze dei territori, a fronte di un calo demografico che negli ultimi tre anni ha fatto registrare in Friuli Venezia Giulia la perdita di oltre seimila studenti".
"Pur confidando sulle indiscusse capacità della classe dirigente scolastica, consapevole che le scuole debbano essere accompagnate in questo percorso di transizione per prevenire le difficoltà che ogni processo di modifica comporta e per garantire servizi e integrazione didattica - ha proseguito l'assessore - abbiamo aumentato le risorse del Pacchetto scuola e previsto nella legge di Stabilità ulteriori economie per supportare le istituzioni scolastiche coinvolte nelle fusioni, chiedendo inoltre a tutti i componenti della Giunta regionale di assicurare opportuna attenzione alle eventuali criticità segnalate dai Comuni (spese di trasporto scolastico, servizio mensa, dopo scuola) nella riorganizzazione della rete scolastica. Abbiamo chiesto, per di più, all'Usr di dare priorità nell'assegnazione del personale docente e Ata negli istituti soggetti al dimensionamento scolastico".
(SEGUE) ARC/COM/ma/al