La Giunta Regionale


02.10.2023 14:55

Lavoro: Rosolen, formazione di qualità cruciale per crescita industria

Trieste, 2 ott - "L'Amministrazione regionale sta facendo uno sforzo importante per garantire a giovani e donne una formazione migliore e posti di lavoro sempre più stabili e meglio remunerati attraverso l'impiego di risorse della Regione e del Fondo sociale europeo. La questione dei redditi è centrale. L'Italia è l'unico Paese in Europa dove gli stipendi negli ultimi 20 anni sono diminuiti quasi del 3%. Un problema che dobbiamo superare aumentando i salari e garantendo contratti più lunghi".

Lo ha affermato questa mattina l'assessore al Lavoro e Formazione Alessia Rosolen durante la presentazione a Trieste del progetto "Metal 5.0 - Tecnologie e risorse intellettuali: digitale, metallurgia nuova, meccanica, automazione e industria".

L'iniziativa dedicata ai temi dell'occupazione e della formazione, promossa da Mill's e sostenuta da FondoSviluppo Fvg e dall'Associazione delle banche di credito cooperativo, casse rurali e artigiane, zadružne banke del Friuli Venezia Giulia, partirà il prossimo 5 ottobre all'Isis Bassa Friulana di Cervignano del Friuli con un convegno nel corso del quale si parlerà di marketing, innovazione, tecnologie spaziali, storia della metallurgia e intelligenza artificiale. Successivamente saranno organizzati altri incontri in diversi istituti scolastici del territorio.

"Questo progetto si sposa perfettamente con le azioni già messe in campo dalla Regione che ha investito oltre 25 milioni di euro per il supporto didattico e organizzativo del nostro sistema scolastico - ha sottolineato Rosolen -. A questo vanno aggiunte le attività di orientamento che gestiamo attraverso i centri dedicati presenti in tutto il Friuli Venezia Giulia e il bando Attiva-Scuola 2023-26 cofinanziato dall'Unione europea".

"Le nuove tecnologie - ha aggiunto l'assessore - stanno modificando profondamente l'industria che in Friuli Venezia Giulia genera il 25% del Pil complessivo, quando la media italiana è del 18%. Qui da noi l'ingresso in queste realtà produttive è caratterizzato da redditi più alti e contratti maggiormente stabili rispetto altre regioni del nostro Paese. Per questo dobbiamo continuare a investire in questo settore strategico per il nostro territorio, potenziando proprio le iniziative di formazione, istruzione e orientamento".

"Secondo le proiezioni in nostro possesso da qui al 2027 avremo bisogno di 96mila persone. Si tratta di primi ingressi nel mondo del lavoro ma anche di occupati chiamati ad aggiornare o modificare del tutto le proprie competenze. Di questi 96mila dipendenti - ha spiegato Rosolen in conclusione - poco meno di 29mila dovranno essere laureati, più di 3mila dovranno presentare una qualifica tecnica di carattere superiore, oltre 26mila dovranno possedere un diploma e quasi 15mila avranno bisogno di una qualifica". ARC/RT/gg