La Giunta Regionale


03.08.2023 12:40

Istruzione: Rosolen, presentate linee guida dimensionamento scolastico



Udine, 3 ago - È stato presentato questa mattina ai dirigenti scolastici, ai sindaci e alle organizzazioni sindacali del Friuli Venezia Giulia l'aggiornamento delle "Linee di indirizzo per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell'offerta formativa del Friuli Venezia Giulia per il triennio 2024-2027", approvate dalla Giunta lo scorso 31 luglio. A comunicarlo è l'assessore regionale all'Istruzione Alessia Rosolen.

"Stiamo lavorando a una rete scolastica rispondente alle esigenze dei territori, ma che non può non tenere conto del pesante calo demografico, dell'andamento anagrafico della popolazione studentesca e dello spopolamento registrato nella scuola primaria e, prossimamente, nelle scuole secondarie di primo grado - ha dichiarato nella relazione introduttiva l'assessore regionale -. Rispetto alla necessità e ai criteri di accorpamento delle autonomie scolastiche previsto dallo schema di decreto interministeriale sul dimensionamento scolastico (di cui stiamo attendendo la pubblicazione definitiva), che la Regione è chiamata ad applicare entro il 30 novembre di ogni anno nel limite del contingente indicato dal Ministero dell'istruzione e del merito, stiamo definendo - ha spiegato Rosolen - alcune ipotesi di fusione amministrativa degli istituti attraverso incontri mirati con Ufficio scolastico regionale (Usr), amministratori locali e dirigenti scolastici e secondo criteri oggettivi, coerenti con le politiche scolastiche fino ad oggi perseguite".

Come ha specificato la rappresentante dell'Esecutivo, "priorità verrà data agli accorpamenti di autonomie di istituti comprensivi sui quali il calo demografico sta producendo un effetto più impattante, alle autonomie scolastiche sottodimensionate e situate in località confinanti, alle realtà con un numero dei plessi ridotto, agli istituti con una quantità di studenti vicino al minimo stabilito dalla normativa nazionale. Finché sarà possibile verranno garantite le autonomie scolastiche situate sui territori montani al fine della tutela della comunità".

Sull'importante tema delle lingue minoritarie presenti sul territorio regionale, Rosolen ha evidenziato di aver già chiesto agli uffici di viale Trastevere chiarimenti sul riparto di competenza che riguarda la tutela delle minoranze linguistiche storiche riconosciute e garantite dalla Costituzione ancor prima che dallo statuto della Regione Friuli Venezia Giulia.

"Abbiamo chiesto al ministero una puntuale indicazione sugli adempimenti in carico alla Regione, con riferimento al dimensionamento delle istituzioni scolastiche con lingua d'insegnamento slovena, e delucidazioni sul criterio applicativo nel calcolo degli accorpamenti nelle aree geografiche contraddistinte da specificità linguistiche", ha detto l'esponente della Giunta, rimarcando che l'Amministrazione regionale "vigilerà e, qualora il decreto definitivo dovesse recare indicazioni che ledono la sfera delle competenze regionali e la tutela delle minoranze presenti nel sistema scolastico del Friuli Venezia Giulia, si riserverà di valutarne l'applicabilità e di far valere le proprie ragioni nelle sedi opportune".

Per dare risposta alle diverse criticità puntualmente segnalate da sindaci e dirigenti scolastici all'attenzione della Regione, l'assessore Rosolen ha ricordato che "con l'ultima legge regionale di assestamento di bilancio sono state stanziate importanti risorse per intervenire, attraverso un protocollo con l'Ufficio scolastico regionale, a supporto del potenziamento della didattica e dell'offerta formativa del sistema scolastico del Friuli Venezia Giulia e per garantire più servizi ausiliari, tecnici e amministrativi, funzionali alla qualità dell'offerta erogata dalle scuole del territorio regionale".

Tra le priorità del pacchetto scuola, che vale tre milioni di euro, rientrano l'incremento negli istituti scolastici del personale docente di sostegno, Ata, della scuola in ospedale, per attività di supporto amministrativo e organizzativo dei dirigenti scolastici (Ds) e dei direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga), per assistenza tecnica. Gli interventi che verranno attivati per l'anno scolastico 2023/2024 riguarderanno anche il potenziamento dei servizi per l'infanzia (sezioni primavera) e le esigenze legate alla presenza di alunni con bisogni educativi speciali (Bes) e disturbi specifici dell'apprendimento (Dsa), nonché alla presenza di un'alta concentrazione di alunni stranieri.

"Per quanto riguarda le modalità di attuazione del protocollo con l'Usr - ha chiarito l'assessore all'Istruzione -, al fine di superare le criticità emerse nei precedenti anni scolastici, è stata avviata una proficua interlocuzione con il Governo nazionale che dovrebbe risolvere a breve il rilevante intoppo amministrativo che impediva il pagamento del personale direttamente sul cedolino dello stipendio. Un importante passaggio che eviterà ulteriori incombenze ammnistrative, contabili e ritardi nei pagamenti".

In conclusione, Rosolen ha ricordato che "il calo demografico che rischia di svuotare le scuole è un tema che avrà effetti non solo nella riforma del dimensionamento scolastico e nei numeri della dotazione organica del personale che il Ministero assegna annualmente alle Regioni, ma anche negli investimenti di edilizia scolastica. Dobbiamo essere capaci di immaginare cosa accadrà in futuro e lavorare in maniera integrata con le competenze di altri assessorati, per giungere a una definizione puntuale dei punti di erogazione del servizio scolastico che sia coerente rispetto al complesso di servizi garantiti sul territorio e alle necessità delle famiglie".

Dall'anno scolastico 2020/21 ad oggi, il numero di alunni che frequenteranno le classi del Friuli Venezia Giulia è calato di 6.206 unità. Sulla base del previsto calo demografico, insieme ai vincoli imposti dall'Europa con il Pnrr, la legge di bilancio dello Stato 2023 ha previsto una norma sul dimensionamento scolastico con un taglio, in tutte le Regioni, del contingente organico dei Ds e dei Dsga e la sua distribuzione tra le Regioni, che avranno effetto a partire dall'anno scolastico 2024/2025. I numeri e i criteri per la definizione del contingentante organico dei Ds e dei Dsga, nonché la sua distribuzione tra le Regioni, sono definiti con decreto ad hoc del ministro dell'Istruzione e del merito, di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze. Secondo quanto stabilito dallo schema di decreto, in Friuli Venezia Giulia si prevede nel triennio una riduzione di sedici autonomie tra le istituzioni scolastiche di lingua italiana (dieci nell'anno scolastico 2024/2025, quattro nell'anno scolastico 2025/2026, due nel 2026/2027) e tre nelle scuole con insegnamento di lingua slovena (due nell'anno scolastico 2024/2025, una nel 2026/2027).

Nonostante l'iter per l'adozione del decreto interministeriale non si sia ancora concluso, l'aggiornamento delle linee guida presentato oggi dall'assessore regionale all'Istruzione nasce con l'obiettivo di dare puntuale applicazione a quanto disposto dalla legge di bilancio dello Stato 2023. ARC/PAU/ma