La Giunta Regionale


13.07.2023 13:51

Formazione: Fedriga-Rosolen, 'learning cities' modello di inclusività

Presentato a Trieste il progetto sviluppato in collaborazione con Israele
Trieste, 13 lug - "Il progetto delle learning cities che sviluppiamo assieme alla Municipalità israeliana di Modi'in Maccabim Re' ut ha il pregio di fornire agli individui competenze utili a confrontarsi, aggiornarsi e adattarsi in un mondo in continuo mutamento. Si crea un percorso di formazione continua grazie al quale le persone possano sentirsi realmente incluse nell'ambiente sociale e professionale. Possiamo diventare un ottimo esempio a livello internazionale di come consolidare e coltivare relazioni strategiche, costruite partendo dai rapporti e dagli scambi culturali tra cittadini che vivono in territori diversi".
Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga è intervenuto così alla conferenza di presentazione del progetto "Start learning cities up", svoltasi oggi nel Palazzo della Regione a Trieste. Si tratta di una partnership tra la Regione e la Municipalità israeliana di Modi'in Maccabim Re' ut, siglata tramite un Memorandum d'intesa nel 2022 e che amplia gli ambiti di collaborazione del progetto pilota avviato nel 2019, al fine di diffondere la cultura dell'apprendimento durante l'arco dell'intera vita ("life long learning") attraverso lo scambio di competenze e buone pratiche a beneficio della collettività.
Fedriga ha sottolineato come il progetto avviato consenta di sviluppare anche ulteriori ambiti di cooperazione tra i territori coinvolti, che vanno dalla ricerca all'opportunità di investimenti reciproci. "Oggi ci troviamo di fronte a una situazione globale di forte instabilità - è il pensiero del governatore - nella quale diventa ancora più importante l'impegno da parte delle istituzioni locali nel favorire la collaborazione tra aziende, cittadini e territori, fattori che sono alla base delle grandi alleanze internazionali. Di assoluto rilievo, nell'ambito del Memorandum con Israele, sono inoltre le attività previste per il contrasto all'antisemitismo: la Regione assicura tutto l'impegno possibile per sviluppare progetti a tal scopo, con l'auspicio che simili iniziative possano trovare uno sviluppo sempre più esteso anche nel resto d'Italia e dell'Europa".
La conferenza è stata introdotta dall'assessore regionale al Lavoro, Formazione e Ricerca Alessia Rosolen. "Quello delle learning cities - ha detto l'esponente della Giunta - è un modello inclusivo che anticipa la visione dettata dall'Unione europea sul tema del 'life long learning'. Un tema che sta trovando enfasi in tutte le politiche adottate dall'Amministrazione regionale relative all'ingresso nel mondo del lavoro, all'accessibilità per tutti i cittadini dell'Ue ai percorsi formativi e alla programmazione del Fondo sociale europeo 2021-27". Nel corso dell'incontro è stato spiegato come l'approccio 'life long learning' nell'ottica di una transazione verso società più resilienti sia tra le caratteristiche più rilevanti di una learning city, riconoscimento che Trieste ha ricevuto nel 2020 (una delle cinque città italiane e unica in Friuli Venezia Giulia).
Il progetto "Start learning cities up" ha durata triennale (2023-25) e vede l'ingresso di nuovi partner tra cui l'Istituto di sociologia internazionale di Gorizia (Isig), l'Isis Dante Alighieri di Gorizia, il dipartimento di scienze vita dell'Università di Trieste e il Comune Gemona. Le attività previste prevedono la promozione di collaborazioni e scambi tra Municipalità israeliane e locali per attuare il modello delle learning cities, lo sviluppo di modelli di apprendimento continuo anche con l'utilizzo di nuove tecnologie digitali, il sostegno di azioni contro l'antisemitismo e l'attivazione di gemellaggi tra istituti scolastici.
La presentazione del progetto si è inserita all'interno della visita in Friuli Venezia Giulia della delegazione israeliana di Modi'in Maccabim Re' ut, rappresentata dal sindaco Haim Bibas. Hanno partecipato alla conferenza, tra gli altri, i sindaci di Gorizia e Gemona del Friuli Rodolfo Ziberna e Roberto Revelant, la dirigente scolastica del Polo liceale di Gorizia Giovanna Petitti e il docente dell'Università di Trieste Andrea Carnaghi. ARC/PAU/pph