La Giunta Regionale


02.02.2023 16:12

Cooperazione: Rosolen, lavorare assieme per crescita e sviluppo


Codroipo, 2 feb - "L'emergenza demografica e il fenomeno migratorio sono stati spesso gestiti e circoscritti alle campagne elettorali e per anni si è assistito ad un'inerzia politica. Si tratta di temi che devono essere affrontati con il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse: una sfida che richiede iniziative trasversali da mettere in campo su tutti i settori e con la collaborazione di tutti gli attori del territorio che vada oltre le prossime annualità".
Lo ha detto l'assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen intervenendo durante l'assemblea di Confcooperative Fvg a Codroipo, alla tavola rotonda che è seguita alla presentazione della seconda edizione del progetto di ricerca "MutaMenti 2022. Friuli Venezia Giulia e Veneto: la sindrome del piano inclinato", voluto da Bcc Pordenonese e Monsile, con il supporto di FondoSviluppo Fvg e curata da Daniele Marini professore di sociologia dei processi economici all'Università di Padova. Un'analisi completa, dall'economia alla demografia, dall'occupazione alla crescita, dall'istruzione ai flussi migratori, che intende essere uno strumento utile a quanti il territorio lo vivono e contribuiscono a farlo vivere.
"L'emergenza demografica incide su molti aspetti della nostra vita - ha detto Rosolen -: dal punto di vista previdenziale, scolastico, occupazionale e dei servizi alla persona. Accanto a questo tema vi è quello migratorio dove è mancata una politica capace di controllare e gestire arrivi e permanenza collegandoli alla collaborazione e alla crescita del territorio come avviene in Germania, ad esempio. È necessario puntare su chi arriva nel nostro Paese per vivere, lavorare e formarsi".
"Si tratta di una sfida - ha aggiunto l'assessore - che l'Amministrazione regionale considera centrale per il nostro territorio. I cosiddetti Paesi giovani, in espansione, che presentano livelli di preparazione e formazione alti sono quelli dell'Est Europa: dobbiamo osservarli con attenzione non solo per l'esigenza di manodopera di cui abbiamo bisogno ma per rendere sempre più attrattivo un sistema regionale che deve essere in grado di mantenere sul territorio i giovani".
Rosolen ha poi evidenziato rispetto ai molti dati presentati, come il Friuli Venezia Giulia sia una delle poche regioni in cui è migliorato il gap tra occupazione femminile e maschile, frutto anche delle importanti risorse immesse dalla Regione nel sistema e incrementate rispetto al 2018 per favorire famiglia, istruzione, occupazione.
"In questi anni abbiamo voluto dare un'impostazione - ha concluso Rosolen - costruendo una rete integrata rispetto ai servizi legati al lavoro, ai percorsi di formazione, al sistema dell'istruzione, alla famiglia, incentrata sulla consapevolezza che senza l'uno l'altro non c'è. Un patto rilevante per crescita e sviluppo riguarda quello con il tessuto economico e produttivo: l'alleanza con le aziende non deve venire meno anche sul fronte formativo".
Da un lato Rosolen ha quindi ricordato il superamento di una metodologia praticata nel passato con cui venivano attivati percorsi di formazione all'interno di politiche attive sul lavoro senza un monitoraggio a monte delle reali possibilità di impiegare chi usciva da quei percorsi formativi, dall'altro la necessità delle aziende di investire sul capitale umano, "un patto importante su cui basare l'alleanza tra la politica e i portatori di interesse per un coordinamento costante fra politiche e territorio". ARC/LP/ma