La Giunta Regionale


23.11.2022 11:58

Formazione: Rosolen, legge Fvg promuove pratica e studio della musica



Trieste, 23 nov - "Con questo disegno di legge vogliamo incentivare l'ascolto e la pratica della musica fin dalla più tenera età e supportare l'operato degli enti che si occupano di educazione e formazione musicale di base riconoscendo l'importante ruolo che questi svolgono in raccordo con le attività delle Istituzioni dell'Alta formazione e specializzazione artistica e musicale, nel percorso formativo degli allievi".

Lo ha dichiarato l'assessore regionale all'Istruzione Alessia Rosolen a margine dell'approvazione a maggioranza da parte del Consiglio regionale del Disegno di legge 180 che regola l'istituzione dell'Elenco regionale delle scuole di musica non statali del Friuli Venezia Giulia e altre disposizioni in materia di attività didattica musicale di base. All'inizio del suo intervento l'assessore ha voluto ringraziare le associazioni musicali e i Conservatori di musica di Trieste e Udine "che hanno collaborato alla definizione del disegno di legge condividendone gli obiettivi e hanno contribuito al riordino e revisione, unificandole in un unico testo, delle disposizioni previste da due norme regionali, una del 1983 e l'altra del 1988, ormai inefficaci e lacunose rispetto all'attuazione delle disposizioni nazionali dei percorsi formativi dell'intera filiera artistico-musicale".

"Questa norma - ha spiegato Rosolen - completa infatti il percorso di valorizzazione del sistema formativo musicale che è partito nel 2008 con il decreto legislativo che ha equiparato i titoli di alta formazione artistica e musicale ai titoli universitari e che è proseguito, a livello regionale, con l'attuazione di una serie di interventi, in primis la previsione nella legge 13/2018 di un'area tematica dedicata allo sviluppo di progettualità volte al potenziamento delle competenze in materia artistica e musicale, all'interno del Piano triennale dell'offerta formativa delle istituzioni del sistema scolastico regionale".

"In questo solco, si inserisce anche l'intervento della Regione a sostegno delle attività dei Conservatori di musica ai quali viene assicurata, con appositi contributi previsti dalla legge sui finanziamenti al sistema universitario, una posizione di rilievo nel sistema formativo dell'Alta formazione. A completare il quadro, ha proseguito Rosolen, interverremo in legge di bilancio 2023 per finanziare in maniera stabile i corsi di educazione musicale organizzati nelle classi delle scuole primarie dalle bande musicali e dai cori del Friuli Venezia Giulia con l'obiettivo di rafforzare le attività di promozione della cultura musicale in questo ciclo di studi".

"Il disegno di legge che abbiamo approvato oggi - ha continuato l'esponente della Giunta - si inserisce in questo quadro organico di interventi e prevede, innanzitutto, l'istituzione di un Elenco regionale delle scuole non statali di musica del Friuli Venezia Giulia al quale potranno accedere le associazioni in possesso di criteri che ne garantiscano gli standard qualitativi, e tre tipologie di interventi contributivi finalizzati a promuovere lo sviluppo di progettualità particolarmente meritevoli e a dare stabilità alle realtà musicali-educative presenti sul territorio".

Rosolen ha chiarito che "in continuità con quanto già avviene in base alla Legge regionale 59/1988, erogheremo contributi alle scuole di musica non statali incentivando il raccordo con le istituzioni dell'Alta formazione artistica e musicale (Afam) e la creazione di una filiera virtuosa che conduca gli allievi fino al percorso universitario; sosterremo corsi di studio con programma didattico libero per l'insegnamento musicale di base in uno strumento musicale e in canto innovando quanto disposto dalla legge regionale 49/1983 che disciplina i corsi di orientamento musicale di tipo strumentale valorizzando l'attività delle scuole non statali di musica con sede nei Comuni con popolazione sotto i tremila abitanti; infine, con l'ultima linea contributiva, totalmente innovativa, finanzieremo i progetti didattici realizzati in rete dedicati agli allievi fino a 21 anni di età, anche in situazioni di svantaggio e percorsi di aggiornamento per docenti". ARC/SSA/ma