La Giunta Regionale


16.02.2022 18:11

Istruzione: Rosolen, bene progetto su contrasto analfabetismo emotivo

Presentata oggi iniziativa che coinvolgerà 16 scuole del Fvg

Trieste, 16 feb - "In un momento storico come il nostro in cui i nuovi media e i social bombardano le persone con le informazioni, progetti come quello avviato oggi sono di fondamentale importanza per fornire un aiuto agli analfabeti emotivi e funzionali che credono a tutto ciò che leggono in maniera acritica e non comprendono realmente ciò che accade intorno a loro. È questo un problema che riguarda non solo i bambini ma anche gli adolescenti e gli adulti, che la politica non solo deve conoscere ma anche governare".

Lo ha detto l'assessore regionale all'Istruzione Alessia Rosolen nel suo intervento in occasione della fase di avvio del progetto "Prevenzione e contrasto all'analfabetismo emotivo e funzionale - Dare parole al dolore". L'iniziativa, che è rivolta a docenti, studenti e famiglie è finalizzato a prevenire e contrastare un fenomeno sempre più diffuso.

Il progetto, promosso grazie ad un'intesa tra l'Ufficio scolastico regionale, l'Irccs Burlo Garofolo di Trieste, il Centro provinciale istruzione adulti (Cpia) di Trieste, sarà realizzato nel corso dell'anno scolastico, grazie a un finanziamento di 80mila euro da parte della Regione. Il percorso coinvolgerà una rete di 16 scuole del Friuli Venezia Giulia, di cui 7 Istituti comprensivi, 5 scuole secondarie di secondo grado e 4 Cpia.

L'esponente dell'esecutivo Fedriga ha voluto porre in risalto come questo progetto focalizzi l'attenzione su un tema di innovazione sociale e di comprensione della società. "Nella stesura della norma che ha dato il via all'attività - ha detto Rosolen - ci siamo confrontati sulle cause ma soprattutto sulle soluzioni. I dati in nostro possesso, che si riferiscono al periodo pre pandemico, descrivono una situazione preoccupante della quale la politica e gli attori come quelli che aderiscono al progetto devono prendere atto e soprattutto contrastare".

"Va pertanto avviato un dibattito in cui l'emergenza educativa e la formazione culturale devono essere al centro delle azioni costruite a favore delle nuove generazioni e il progetto avviato oggi ne è un valido esempio. Se la letteratura fa risalire all'inizio degli anni Settanta l'avvio dell'abbassamento del Qi dei giovani europei - ha concluso Rosolen - va detto anche che analfabeti funzionali non si nasce ma si diventa. Ecco perché diventa fondamentale intervenire non solo nelle scuole e a favore degli adolescenti, ma anche nei confronti degli adulti promuovendo percorsi formativi che proseguono per tutto l'arco della vita. Il periodo pandemico in cui stiamo vivendo ha fatto esplodere ulteriori criticità, spesso difficili da contrastare, e ha comprovato l'esigenza di ripartire da scuola e famiglia che rappresentano la risposta a uno dei fenomeni più diffusi e preoccupanti degli ultimi anni". ARC/AL/ma