Forte contributo alla crescita dato dalla presenza di visitatori
stranieri
Pordenone, 14 lug - "Sono oltre 3,5 milioni le presenze
turistiche nei primi sei mesi dell'anno in Regione, in crescita
dell'8 per cento rispetto all'anno scorso. A spingere il dato
vero l'alto è stato sicuramente l'elevato numero di visitatori
stranieri che hanno scelto il Friuli Venezia Giulia come meta
delle loro vacanze".
È questo il sintetico bilancio tracciato dall'Assessore regionale
alle Attività produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini a
Londra in occasione della cerimonia durante la quale è stata
presentata la nuova guida in inglese del Friuli Venezia Giulia
edita da Lonely Planet, la prima ad avere una diffusione mondiale.
"Se nel 2022, complici ancora le conseguenze della pandemia, si
era registrato un significativo aumento del turismo italiano - ha
spiegato Bini ad una vasta platea di giornalisti delle testate
britanniche ed internazionali presenti all'evento - con il nuovo
anno sono ritornati i visitatori stranieri, che crescono di oltre
l'11 per cento. Nonostante l'avvio della stagione estiva sia
stato caratterizzato da un meteo non del tutto favorevole - ha
ricordato Bini, esprimendo un pensiero di vicinanza ai territori
colpiti dal maltempo nei giorni scorsi - che ha in parte
penalizzato la costa, il turismo in Regione è cresciuto in
maniera generalizzata su tutto il territorio. Ne sono un esempio
le percentuali record di presenze fatte registrare nelle città ex
capoluogo di provincia del Friuli Venezia Giulia, che crescono
tutte in doppia cifra proprio grazie al traino dei visitatori
stranieri".
"Negli ultimi anni il settore turismo - ha proseguito l'esponente
dell'esecutivo Fedriga - è diventato un asset strategico
dell'economia regionale, tanto che oggi vale il 14 per cento del
Pil. Il Friuli Venezia Giulia ha alzato con convinzione
l'asticella della promozione e la nuova guida Lonely Planet in
inglese ne è la dimostrazione: dalla piazza di Londra la nostra
regione si presenta per la prima volta al mondo". Bini ha inoltre
ricordato il recente stanziamento di 5 milioni di euro, previsto
nell'assestamento di bilancio estivo e destinato a
PromoTurismoFVG, fondi che saranno finalizzati a iniziative di
comunicazione e promozione del territorio.
Bini si è poi soffermato soprattutto sulla crescita della
vocazione internazionale del Friuli Venezia Giulia e sulle
strategie messe in campo per attrarre turisti stranieri. "Dopo la
prima guida in francese del Friuli Venezia Giulia edita da Petit
Futè e presentata lo scorso anno e il grande evento organizzato
al castello di Charlottenburg in occasione della Fiera
internazionale del turismo di Berlino a marzo, la Regione
rafforza ulteriormente la propria presenza all'estero
presentandosi a Londra con le proprie eccellenze naturalistiche,
storiche ed enogastronomiche".
"I turisti stranieri rappresentano la fetta più significativa dei
visitatori in regione - ha continuato Bini - e nei primi sei mesi
dell'anno hanno raggiunto quota 2 milioni di presenze, superando
dell'11 per cento il dato già positivo del 2022 e del 6 per cento
il dato del pre-Covid. Accanto al tradizionale mercato di lingua
tedesca, ci sono aree di provenienza nuove, in forte crescita; su
tutte svetta l'Est Europa e l'area anglofona, in particolare Gran
Bretagna e Stati Uniti. In questo senso, un ruolo importante lo
gioca lo scalo di Ronchi dei Legionari: sono oltre 10 mila i
passeggeri che hanno già usufruito del nuovo collegamento tra
l'aeroporto di Trieste e quello di Dublino (operato da Ryanair,
due volte a settimana), inaugurato a fine marzo di quest'anno e
nei mesi estivi la percentuale di riempimento dei voli - in
arrivo e in partenza - rasenta il tutto esaurito. A questo si
aggiungono le nuove tratte verso Tirana (partita a luglio) e
Barcellona (partita ad aprile). Questo ben esemplifica quale sia
la strategia che il Friuli Venezia Giulia sta portando avanti:
l'incremento del numero di voli e i collegamenti con nuove
destinazioni rendono sempre più baricentrico il nostro territorio
regionale e il nostro aeroporto con il resto dell'Europa".
In dialogo con Tom Hall, vicepresidente di Lonely Planet, è stato
fatto il punto sulle nuove tendenze del mercato turistico e sugli
ambiti di forza che il Friuli Venezia Giulia può vantare sul
piano internazionale. Alla riconoscibilità del capoluogo
regionale - dovuta alle vicende storiche che hanno interessato
Trieste nel secondo dopoguerra e alla fama di autori
internazionali come James Joyce - si aggiunge un territorio
lontano dai flussi di massa e fortemente diversificato, dove
montagna e mare distano poche ore. Molto forte, è stato detto, è
l'interesse del pubblico di lingua inglese per l'offerta
enogastronomica, così come delle città d'arte e delle località
patrimonio Unesco. Al tempo stesso, asset importanti per la
crescita futura del turismo regionale sono le attività outdoor e
i grandi eventi di richiamo internazionale, come ben dimostra il
recente caso del Fantasma dell'Opera in scena al Rossetti di
Trieste, capace di richiamare pubblico da 70 paesi diversi.
ARC/AL/gg
Una fase dell'incontro a Londra in occasione della presentazione della guida di Lonley planet, durante la quale l'assessore Sergio Emidio Bini ha illustrato i dati sul turismo in Friuli Venezia Giulia