La Giunta Regionale


09.03.2024 15:17

Sociale: Riccardi, approccio culturale per rispondere a bisogni salute


Udine, 9 mar - "Nell'affrontare le importanti sfide che abbiamo davanti, non possiamo fare a meno dell'organizzazione e del sistema valoriale di realtà come la vostra, che oggi festeggia 30 anni di attività e con cui continueremo a camminare insieme".
Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute, Politiche sociali e Disabilità, Riccardo Riccardi al convegno "Uniti verso l'inclusione sociale" organizzato da Universiis società cooperativa sociale nell'ambito della ricorrenza dei 30 anni di attività. Durante l'evento è stato approfondito l'importante momento storico che sta caratterizzando la presa in carico e gli interventi a favore delle persone con disabilità intellettiva a partire dalle fonti normative che segnano questa profonda transizione.
Su questo aspetto si è soffermato Riccardi ricordando la legge 41 del 1996 "che aveva anticipato le leggi dello Stato, conquistando spazi di diritti prima non riconosciuti" e la legge regionale 16 del 2022 "costruita ancorandoci allo spirito di quella norma avveniristica del '96 e con i singoli portatori di interesse sulla quale abbiamo raggiunto una convergenza politica tanto che la norma fu approvato all'unanimità in Consiglio regionale. Di questo vado particolarmente orgoglioso".
Un altro passaggio dell'intervento dell'assessore ha riguardato il processo di desanitarizzazione "che liberebbe molte risorse per dare risposte ai bisogni di salute delle persone con un approccio orientato ad alleggerie la cultura ospedalecentrica per offrire risposte più ampie, che non cominciano e finiscono nel momento della prestazione. Siamo ancorati a un modello organizzativo che non è più al passo con il bisogno di salute, cambiato nel tempo. Questi mutamenti non possono più stare all'interno dell'impalcatura socio-assistenziale, ma trovare risposte all'interno di quel modello di società che ha come capisaldi la solidarietà e la sussidiarietà espresse anche dalle tante associazioni di volontariato sociale e del terzo settore con cui il sistema pubblico deve continuare a collaborare".
"Le istituzioni - ha concluso, infine, Riccardi - devono saper mettere a disposizione risorse e strumenti superando la cultura dell'esclusività della sanitarizzazione non temendo di guardare al privato. Lo sforzo da compiere è proprio quello di sostenere questo patrimonio di esperienze nate dalle famiglie, dall'associazionismo, dal privato sociale e di moltiplicarle. Le scelte che hanno permesso di arrivare alla conquista normativa del 1996 sono frutto anche di quell'azione culturale nata dal basso che ha condizionato e permesso scelte lungimiranti". ARC/LP/ma