Immigrazione:Roberti, sicurezza e rispetto sono fondamenti nuova legge
Trieste, 14 feb - "L'intensa discussione in Consiglio regionale
sulla norma approvata oggi ha messo in luce due modi differenti
di vedere l'immigrazione: da una parte quello dell'opposizione
che pensa di poter accogliere chiunque in Friuli Venezia Giulia e
dall'altra quella della maggioranza e della Giunta che vogliono
analizzare il fenomeno in modo pragmatico per stabilire chi può
essere accolto in piena sicurezza e nel rispetto delle regole,
adoperandosi con tutti gli strumenti possibili nei limiti delle
competenze regionali per prevenire l'immigrazione irregolare".
È il commento dell'assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo
Roberti all'approvazione da parte del Consiglio regionale della
legge inerente il "Sistema integrato di interventi in materia di
immigrazione".
"Questa legge aiuterà le Forze dell'ordine a gestire e
controllare i fenomeni migratori, mitigando gli impatti negativi
sul territorio - ha detto Roberti -, perché sposta il baricentro
dal tema dei richiedenti asilo e dalla rotta balcanica alla
promozione della convivenza civile e del rispetto dei diritti di
tutti, che siano cittadini europei o stranieri".
L'assessore ha precisato che "tra i punti cardine della norma c'è
l'attenzione alla legalità, perché la convivenza civile si
pratica prima di tutto conoscendo e rispettando le regole del
Paese nel quale si vive. Un principio alla base della prevenzione
e del contrasto alla radicalizzazione in senso ampio, come nel
caso dell'imposizione del velo alle donne attraverso minacce o
peggio violenza oppure all'attuazione, anche in Friuli Venezia
Giulia, di pratiche barbare come la mutilazione genitale
femminile. Fenomeni che una società civile e moderna non può
tollerare".
"La legge prevede, inoltre, azioni per favorire l'inserimento
lavorativo degli immigrati regolari attraverso corsi mirati per
dare risposte alle necessità di manodopera delle imprese locali e
anche misure per prevenire l'abbandono scolastico, di modo che i
ragazzi giunti nel Paese possano completare il ciclo scolastico
obbligatorio e possano integrarsi con maggiore facilità - ha
proseguito l'assessore -. Non mancano, poi, finanziamenti agli
enti locali per attuare gli interventi di controllo e
monitoraggio che rientrano nelle loro competenze e attività a
supporto della Polizia di frontiera e delle questure sia dal
punto di vista tecnologico sia infrastrutturale".
Infine, Roberti ha rimarcato che "l'Amministrazione tiene
particolarmente a questa legge perché le precedenti norme non
tenevano conto del ruolo delle comunità di stranieri storicamente
presenti in Friuli Venezia Giulia, che hanno contribuito alla
crescita e alla ricchezza del nostro territorio e che vanno
adeguatamente valorizzate e portate come ad esempio di convivenza
civile".
ARC/MA/al
Immigrazione: Roberti, sicurezza e rispetto sono fondamenti nuova legge