Iran: Roberti, vicinanza a donne private dei diritti civili
Trieste, 3 ott - "Votare questo documento non significa
soltanto evidenziare e stigmatizzare una palese ingiustizia che
tende a sopprimere ogni tipo di dissenso sia di tipo culturale
che religioso, ma anche definire con chiarezza qual è la nostra
posizione nei confronti di questa errata ideologia".
Lo ha detto l'assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo
Roberti intervenendo ai lavori d'Aula riguardanti una mozione di
solidarietà e vicinanza alle donne iraniane private dei propri
diritti civili.
"Ciò che va stigmatizzato - ha detto Roberti - non è solo quanto
accade al difuori dei nostri confini ma anche ciò che, in nome
della stessa ideologia, è già successo in alcune circostanze nel
nostro Paese. Mi riferisco ad esempio alla scomparsa e poi
ritrovamento del cadavere della giovane Saman avvenuta circa un
anno e mezzo fa in provincia di Reggio Emilia, dove la
diciottenne è stata uccisa perché voleva vivere all'occidentale
senza seguire i dettami culturali religiosi della propria
famiglia".
"Approvare questa mozione - ha concluso l'assessore regionale -
vuol dire da un lato prendere una posizione chiara dicendo che
l'Iran non può permettersi di continuare a esercitare questo
potere sul proprio popolo; ma è anche un modo per ribadire da che
parte stiamo, difendendo i nostri valori e rinnegando ogni
discriminazione e forma di violenza sulle donne".
ARC/AL/pph
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