Autonomie locali: Roberti, prosegue azione per rafforzare lavoro agile
Trieste, 1 lug - "Con l'autorizzazione a sottoscrivere la
pre-intesa inerente l'accordo sul lavoro agile e a distanza
prosegue il nostro impegno per fornire una disciplina in via
ordinaria delle nuove modalità di occupazione che non potevano
continuare a svolgersi secondo le regole dettate dalle esigenze
dell'emergenza sanitaria".
L'assessore alle Autonomie locali e Funzione pubblica Pierpaolo
Roberti commenta così l'adozione oggi da parte della Giunta della
delibera che approva la sottoscrizione della pre-intesa inerente
l'accordo sul lavoro agile e altre forme di occupazione a
distanza che riguarda il personale non dirigente del Comparto
unico della Regione Friuli Venezia Giulia.
"Il lavoro agile - sottolinea Roberti - non può più essere
relegato ai margini delle realtà produttive, proprio per la
spinta decisiva che ha dato all'organizzazione dell'occupazione
all'interno della pubblica amministrazione e alla
responsabilizzazione del personale".
"Questo accordo - spiega l'assessore - si applica al personale,
escluso quello dell'area contrattuale della dirigenza, con
rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato delle
amministrazioni e degli enti facenti parte del Comparto ed è un
contratto di primo livello a cui deve seguire, come indicato
nell'articolo 5, l'accordo individuale tra la parte datoriale e
il dipendente".
"Va rimarcato come il contratto di primo livello in vigore -
ricorda Roberti - non contempli il lavoro agile che invece viene
introdotto proprio grazie questo accordo stralcio".
L'accordo in questione è strutturato in otto articoli, suddivisi
in due capi; completa il testo della pre-intesa una dichiarazione
congiunta della parte datoriale e delle organizzazioni sindacali
che hanno raggiunto l'accordo lo scorso 11 maggio.
"Secondo questa pre-intesa le attività da svolgere in modalità
agile sono individuate dall'Amministrazione previo confronto con
le organizzazioni sindacali - afferma Roberti -. Il documento
definisce anche i criteri di priorità per l'accesso al lavoro
agile, tenendo nella giusta considerazione l'obiettivo di
conciliare le esigenze di benessere del personale con il
miglioramento dei servizi pubblici e con le specifiche necessità
tecniche delle singole attività".
"Sono inoltre indicate - precisa l'assessore - sia
l'articolazione della prestazione in modalità agile che il
diritto alla disconnessione individuando precise fasce temporali
dell'attività".
Da segnalare infine che il capo II del documento si occupa invece
del lavoro da remoto realizzabile con l'ausilio di dispositivi
tecnologici messi a disposizione dall'Amministrazione.
Un'attività che può essere svolta nelle forme di telelavoro
domiciliare, che comporta la prestazione dell'attività dal
domicilio del dipendente, o attraverso altre forme di occupazione
a distanza come il coworking o il lavoro decentrato presso centri
satellite.
ARC/RT/ma
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