Udine, 29 feb - "Quando si parla di rigenerazione urbana non
si intende soltanto il recupero di un edificio o di un complesso
urbano in stato di degrado, bensì un'operazione che modifica i
connotati di un'area senza consumo di ulteriore suolo e
innescando nuovi processi di vita sociale, economica e culturale,
con un pieno coinvolgimento sia del settore pubblico sia del
privato. La Regione è al lavoro su questo fronte per elaborare un
piano di governo territoriale in sinergia e condivisione con le
associazioni di categoria interessate, professionisti e
cittadini".
Lo ha detto oggi l'assessore regionale alle Infrastrutture e
Territorio Cristina Amirante al convegno "Ri.U.So - Rigenerazione
urbana sostenibile", svoltosi a Udine nell'auditorium
dell'Istituto Salesiano Bearzi e dedicato al concorso di
progettazione promosso da Ater Udine sul recupero tipologico di
edifici residenziali. L'evento è stato organizzato da Ater Udine
in collaborazione con l'Ance - Associazione Nazionale Costruttori
Edili di Udine e l'Oappc - Ordine degli architetti,
pianificatori, paesaggisti, conservatori della provincia di
Udine.
Al centro dell'incontro, introdotto dal presidente di Ater Udine
Giorgio Michelutti, un ampio dibattito tra esperti e addetti ai
lavori sul tema del Ri.U.So, inteso come un percorso per la
rigenerazione del patrimonio immobiliare dell'edilizia
residenziale pubblica capace di tenere insieme le molteplici
necessità del vivere odierno e di dare risposte adeguate anche al
bisogno di protezione sociale.
Secondo Amirante, fondamentale nell'attuazione di processi di
rigenerazione urbana è favorire la multifunzionalità di singole
aree (residenziale, commerciale, produttiva, ricreativa ecc.)
tenendo in considerazione i cambiamenti che la società sta
attraversando e utilizzando in modo differenziato interventi che
inseriscano differenti fasce di cittadinanza in un'unica area.
"In questo contesto - ha dichiarato l'assessore -
l'Amministrazione regionale vuole promuovere e finanziare le
proposte di interventi rigenerativi, al fine di garantire
risposte efficaci alle necessità della nostra popolazione".
La rappresentante dell'Esecutivo regionale ha infine plaudito
all'iniziativa del concorso di progettazione indetto da Ater
Udine, "uno strumento che ha consentito l'elaborazione di
progetti di alta qualità partendo da una soluzione definita".
Intervenuta tra i relatori anche l'architetta Lorenza Baroncelli,
direttore del settore Architettura e Design contemporaneo al
Maxxi di Roma (il Museo nazionale delle arti del XXI secolo), che
ha evidenziato come le nuove generazioni di architetti siano
chiamate a un approccio meno sensazionalistico, fatto di
interventi di piccola entità ma pienamente calati nel contesto
circostante.
Il convegno si è concluso con le premiazioni del concorso, a cura
del Consiglio di amministrazione di Ater Udine. Il progetto
vincitore si è classificato al primo posto tra i 16 progetti
presentati, dei quali 7 individuali e 9 di gruppo, 5 provenienti
dal Friuli Venezia Giulia (4 da Udine, 1 da Trieste), uno da
Malta, uno dal Belgio e 9 da altre regioni d'Italia. A valutarli
è stata una giuria presieduta da Lorenzo Puzzi, direttore di Ater
Udine e Pordenone, Angela Martina, presidente dell'Ance di Udine,
Roberto Montagner, professionista dipendente di Ater Pordenone,
Paolo Bon, presidente dell'Ordine degli architetti di Udine, e
Lucio Govetto, rappresentante dell'Ordine degli ingegneri di
Udine. Vincitrice del concorso è risultata l'architetta Arianna
Bazzaro di Tavagnacco, seguita dallo Studio architetto Giorgio
Macola di Venezia al secondo posto e da Mi10 Studio Srl di Milano
al terzo posto.
ARC/PAU/gg
L'assessore Amirante al convegno organizzato da Ater Udine sul tema della rigenerazione urbana sostenibile