Nell'incontro a Roma analizzato anche il tema dei passaggi a
livello
Pordenone, 26 gen - "Se lo Stato ci riconoscerà 36 milioni di
euro allora sarà possibile iniziare la seconda parte dei lavori
strettamente collegati alla prima tranche con i quali dare il via
alla sistemazione del nodo ferroviario di Udine".
È stata questa la richiesta avanzata dall'assessore regionale
alle Infrastrutture Cristina Amirante durante l'incontro svoltosi
a Roma al ministero delle Infrastrutture e Trasporti. In
quell'occasione l'esponente dell'esecutivo Fedriga si è
confrontata con i funzionari del dicastero per fare il punto su
alcuni temi strategici riguardanti alcune infrastrutture presenti
in Friuli Venezia Giulia.
"Innanzitutto - ha spiegato l'assessore Amirante - il nostro
ringraziamento va al viceministro Galeazzo Bignami per aver reso
possibile questo importante e fruttuoso incontro. Uno dei
principali argomenti analizzati ha riguardato il nodo ferroviario
di Udine, sia per la parte merci sia per la tratta afferente al
trasporto di persone. In particolare, abbiamo potuto illustrare i
progetti che prevedono la realizzazione della stazione merci, la
bretella esterna all'abitato di Udine ed il collegamento,
attraverso un nuovo binario, che consente di ripristinare il
raggiungimento di Tarvisio sia per il traffico merci sia per
quello legato alle persone. Tutti questi interventi, insieme
all'adeguamento tecnologico delle rotaie, permetteranno di
incrementare il numero dei treni che passano sulla rete; ciò sarà
possibile mettendo in atto sei consecutivi interventi, di cui i
primi due prevedono una spesa di 128 milioni di euro, già
finanziata, mentre per quelli rimanenti serviranno altri 150
milioni. Per tutte queste opere è già stata sviluppata la
progettazione fino al livello definitivo. Dal momento che questi
interventi sono tra di loro interconnessi, se lo stato stanziasse
intanto 36 milioni per la seconda tranche, potremmo avviare le
opere anche per la prima parte".
Sempre in campo ferroviario, la Regione ha messo in evidenza
alcune criticità legate ai passaggi a livello e la loro
interferenza lungo alcune strade statali "come, ad esempio,
quello presente sulla Pontebbana a Sacile, sul quale da tempo
stiamo chiedendo una soluzione per rendere il traffico più
scorrevole. Inoltre, ci siamo soffermati sul miglioramento e
ripristino dei collegamenti di lunga percorrenza e alta velocità,
attualmente limitati a causa dei lavori sulle linee. È stata poi
condivisa la progettualità riguardante la modifica del raccordo
ferroviario di Porto Nogaro, per eliminare la parte di tracciato
che attualmente si snoda in parte nell'abitato, risultando non
efficiente e sicuro in prospettiva di potenziamento della linea".
Infine, l'incontro è servito anche per mettere in luce alcuni
aspetti legati alle motorizzazioni civili del Friuli Venezia
Giulia. "In particolare - ha detto Amirante - ci siamo soffermati
sull'opportunità di acquisire e riaprire il centro collaudi di
Codroipo, alla luce anche delle nuove normative che stanno
trasferendo alle Regioni nuove e maggiori competenze. Inoltre le
interlocuzioni con il ministero continueranno ad andare avanti
per migliorare e rendere sempre più efficiente l'accesso al
portale dell'automobilista".
ARC/AL
Una fase dell'incontro svoltosi a Roma al Ministero delle Infrastrutture