L'Ente di decentramento regionale impegnato per riaprire la
strada durante le festività
Udine, 14 dic - "La frana di Clauzetto verificatasi ad inizio
novembre sulla SR 22 di Pordenone sarà sottoposta a costante
monitoraggio nella parte di frana immediatamente prospiciente la
strada e il limitrofo ponte, per poi ipotizzare una successiva
riapertura della strada alla circolazione sotto determinate
condizioni. Il monitoraggio avverrà da remoto con un sistema che
sarà soggetto ad una manutenzione periodica per una durata, al
momento, di 12 mesi e verrà redatto un rapporto quindicinale
sulle attività di monitoraggio. La Protezione Civile regionale ha
già installato alcune telecamere di sorveglianza. Ai fini delle
operazioni sul campo, gli uffici dell'Ente di decentramento
regionale (Edr) di Pordenone si sono attivati sia con il Servizio
Paesaggio della Regione, che sta già fornendo il suo supporto,
sia con i colleghi della Stazione forestale locale con i quali
sussiste da sempre un ottimo rapporto di collaborazione. Insieme
ci stiamo impegnando affinché si possa riaprire la strada durante
le festività natalizie, meteo e imprevisti permettendo".
Lo ha riferito l'assessore regionale alle Infrastrutture e
territorio Cristina Amirante in merito alla situazione della
frana di Clauzetto seguita alle forti piogge dello scorso inizio
novembre.
"L'Edr di Pordenone ha già provveduto a richiedere una prima
parte di finanziamenti alla direzione regionale Infrastrutture
per pensare alla viabilità alternativa che si dovrà prevedere nel
medio - lungo termine in quanto la frana, date le sue dimensioni,
genesi e dinamica, necessiterà probabilmente di anni per il suo
completo scivolamento" ha precisato Amirante.
La frana è stata monitorata fin dal 3 e 4 novembre quando nel
corso di un'ispezione del versante circostante si è evidenziata
la presenza di numerose ed ampie fratture nonché movimenti del
versante testimoniati dalla caduta di alberi, inclinazione dei
tralicci dell'alta tensione e dal rumore vero e proprio che
proveniva dal bosco, causato dallo schianto delle piante.
"Subito Edr si è allertata e, con il supporto di un geologo
qualificato, ha eseguito un rilievo con tecnologia "lidar"
dell'area mediante drone, chiudendo nel frattempo la circolazione
in quel tratto della SR PN 22, condividendo tutte le informazioni
morfologiche con la Protezione Civile" ha riferito l'assessore.
Gli elementi tecnici acquisiti hanno evidenziato la presenza di
una frana di notevoli dimensioni con un fronte di circa 350
metri, su un'area di circa 3,5 ettari e con un volume
movimentabile stimato di circa 300mila metri cubi.
Le settimane immediatamente successive sono servite all'Edr e ai
tecnici interessati per monitorare gli ulteriori movimenti del
corpo franoso, capire meglio il meccanismo di rottura del
versante e pensare ad una strategia di mitigazione del rischio.
Abbandonata l'idea iniziale di rimuovere l'unghia della frana
(per un massimo di 20mila metri cubi) in quanto avrebbe provocato
la caduta della porzione della frana retrostante, assai più
corposa, l'Edr, con il supporto del geologo e del geotecnico
incaricati, ha scelto la soluzione del monitoraggio della parte
di frana immediatamente prospiciente la strada per poi riaprire
condizionatamente la strada.
Il sistema di monitoraggio, che necessiterà di circa 10-12 giorni
per essere installato, calibrato e verificato, prevede tre
sensori da installare sul corpo frana e di un sensore ad
ultrasuoni da posizionare sul limitrofo tombotto, che verrà
allargato per ridurre il rischio di intasamento e favorire il
materiale franoso e l'acqua piovana a precipitare direttamente
nell'alveo senza intasare la raccolta delle acque meteoriche
sulla strada.
I sensori, il cui funzionamento è continuamente registrato,
saranno poi collegati ad un sistema semaforico e ad un modem che,
mediante trasmettitore, invierà all'Edr e alla Protezione Civile
l'eventuale allarme di riattivazione della frana stessa.
Alla eventuale riattivazione della frana i semafori scatteranno
sul rosso e la circolazione si interromperà facendo intervenire
le squadre di emergenza e di manutenzione.
"Per l'esecuzione delle opere e l'installazione del sistema di
monitoraggio si sta procedendo con la massima celerità" ha
concluso Amirante.
ARC/SSA/gg
L'assessore regionale alle Infrastrutture Cristina Amirante