Terme Grado: Bini, corretto l'operato di PromoTurismoFvg
Pordenone, 21 mar - "PromoTurismoFvg ha tenuto un operato
corretto nella gestione della gara d'appalto, come sempre fatto
in questi anni, in cui si è distinta per professionalità e
competenza tecnica".
Lo ha detto oggi in Consiglio regionale l'assessore regionale
alle Attività produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini,
rispondendo a un'interrogazione relativa alla sentenza del
Consiglio di Stato sulla fornitura di dispositivi inalatori per
le Terme di Grado. Bini è poi sceso nel dettaglio della vicenda.
"È opportuno ricordare - ha spiegato - che la sentenza di primo
grado del Tar Fvg ha riconosciuto non sussistenti i vizi
denunciati dalla società ricorrente con il ricorso introduttivo,
basando l'intero giudizio sulle presunte illegittimità lamentate
con il ricorso per motivi aggiunti, elementi esclusivamente di
carattere tecnico".
"Successivamente - ha proseguito l'assessore - è sopravvenuto il
ricorso al Consiglio di Stato da parte della stessa società
ricorrente e la conseguente sospensione degli effetti derivanti
dalla sentenze di primo grado con l'accoglimento dell'istanza
cautelare. La sospensiva ha perciò impedito di dare esecuzione a
quanto previsto dalla sentenza del Tar, obbligando
PromoTurismoFvg ad attendere gli esiti del giudizio del Consiglio
di Stato".
"La sentenza del Consiglio di Stato - ha continuato l'assessore
nella ricostruzione della vicenda giudiziaria - si è basata su
un ragionamento di natura esclusivamente formale e ha al tempo
stesso riconosciuto il corretto operato di PromoTurismoFvg
sostenendo che 'la stazione appaltante ha precisato che i
dispositivi sono stati installati, ma i locali sono chiusi e
sorvegliati, i nebulizzatori sono nuovi e nelle condizioni esatte
del montaggio'".
"Inoltre, la sentenza - ha evidenziato Bini - dispone la
compensazione tra le parti delle spese di lite dell'appello
riconoscendo, di fatto, gli evidenti elementi di incertezza e
tecnicismo che hanno caratterizzato la vertenza. Se fossero
state, invece, riconosciute responsabilità in capo a
PromoTurismoFvg difficilmente le spese legali sarebbero state
compensate. Il Consiglio di Stato non ha poi riconosciuto alcun
ulteriore onere risarcitorio a carico di PromoTurismoFvg nei
confronti delle parti in giudizio, proprio perché non sono stati
commessi atti o fatti tali da pregiudicare la correttezza della
procedura da parte della stazione appaltante".
"Ciò che voglio sottolineare - ha concluso l'esponente
dell'Esecutivo regionale - è che, alla luce della definitiva
sentenza del Consiglio di Stato, PromoTurismoFvg ha già avviato
tutte le azioni per ottemperare rapidamente ai dettami della
stessa sentenza con l'obiettivo di giungere al più presto alla
fruibilità delle attrezzature a beneficio dell'utenza delle Terme
di Grado".
ARC/DL/gg
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