Imprese: Bini, 20 milioni per trasformazione digitale Pmi
Il nuovo bando regionale presentato in Confindustria Alto
Adriatico a Pordenone Pordenone, 17 mag - "Supportare gli investimenti delle imprese
che puntano a migliorare lo sviluppo delle tecnologie e
l'innovazione digitale mediante la concessione di aiuti a fondo
perduto. L'obiettivo di quest'ultimo bando regionale, che arriva
dopo una serie di altre misure che negli ultimi cinque anni hanno
sfiorato il valore di 2 miliardi di euro, è favorire i processi
di transizione digitale delle Pmi e degli studi professionali del
territorio aumentandone la competitività e generando benefiche
ricadute economiche, sociali e ambientali". Lo ha detto l'assessore regionale alle Attività produttive Sergio
Emidio Bini oggi pomeriggio - nella sede di Confindustria Alto
Adriatico di Pordenone alla presenza del presidente Michelangelo
Agrusti, dei vertici di Comet (il cluster delle meccanica), Lef
(la fabbrica modello di San Vito), Polo tecnologico di Pordenone
e di molti imprenditori del territorio - presentando il nuovo
bando della Regione Friuli Venezia Giulia per la concessione di
contributi a fondo perduto a sostegno di progetti di investimento
produttivo nelle imprese che valorizzino lo sviluppo della
tecnologia e l'innovazione. Il bando rientra nel Programma regionale Fesr 2021-2027
finanziato dall'Ue e ha una dotazione iniziale di 19.320.000
milioni. Ma nel piano finanziario ci sono già risorse aggiuntive
che potranno rimpinguare la dotazione. La misura si rivolge alle
piccole e medie imprese e ai liberi professionisti. Gli aiuti a
fondo perduto supportano le spese riguardanti acquisto e
installazione di macchinari, impianti, strumenti, attrezzature
hardware e beni immateriali (come software o licenze d'uso),
servizi di consulenza tecnologica e informatica nell'ambito della
trasformazione digitale. I termini per la presentazione delle
domande sono partiti ieri e si chiuderanno il prossimo 29 giugno.
Le richieste vanno inoltrate alle Camere di commercio del
territorio regionale che seguiranno i procedimenti contributivi. "Questo provvedimento arriva nel momento in cui - ha aggiunto
l'assessore - il tessuto imprenditoriale regionale sta mostrando
dati da primato nazionale non solo sul fronte del Pil ma anche
rispetto all'export e all'occupazione. L'obiettivo è di
accompagnare le imprese, molto attente al futuro,
nell'innovazione tecnologica, digitale e dell'intelligenza
artificiale in modo che il sistema industriale possa continuare a
mostrare risultati lusinghieri come quelli del primo trimestre di
quest'anno". Possono presentare domanda e beneficiare degli aiuti per gli
investimenti produttivi le Pmi aventi la sede operativa destinata
al progetto nel territorio regionale, ma anche imprese che
dichiarano di insediarsi in regione entro la data di
rendicontazione del piano.
Sono ammessi ai contributi anche i liberi professionisti e studi
associati sia iscritti agli ordini professionali che iscritti ad
associazioni di categoria riconosciute. Il limite minimo di spesa
ammissibile per ciascuna domanda è di 25 mila euro nel caso di
microimpresa, di 37.500 euro nel caso di piccola impresa e di 50
mila euro per le medie imprese. Mentre il limite massimo di aiuto
concedibile è fissato in 500 mila euro per istanza e in 200 mila
per domanda nel caso di regime "de minimis". Le richieste vanno presentate alla Camera di commercio competente
in riferimento al territorio provinciale nel quale è stabilita la
sede operativa dove è realizzato il progetto esclusivamente
tramite il Sistema informatico (Iol) a cui si accede dal sito
della Regione nella sezione dedicata al Bando
(www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/economia-imprese/industria/FOG
LIA86/).
ARC/DL/gg
L'assessore regionale Sergio Emidio Bini illustra il bando che finanziewrà l'innovazione digitale nella sala convegni di Confindustria Alto Adriatico Pordenone
L'assessore regionale Sergio Emidio Bini, al centro, durante la presentazione del bando per l'innovazione digitale nella sede di Confindustria Alto Adriatico di Pordenone
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