Pnrr: Zilli, villa de Claricini Dornpacher è gemma preziosa del Fvg
Presentato il progetto di valorizzazione della struttura e del
suo comprensorio Trieste, 2 dic - "Il progetto di valorizzazione
socio-economica, ambientale e culturale di Villa de Claricini
Dornpacher è un grande risultato che riempie d'orgoglio la
Regione e proietta questo storico complesso di Bottenicco di
Moimacco e l'omonima fondazione verso un futuro radioso. Un
risultato per il quale è doveroso complimentarsi con la
Fondazione Friuli, Sinloc e Fondazione de Claricini Dornpacher e
con tutte le persone che hanno collaborato attivamente al suo
raggiungimento". È quanto detto dall'assessore regionale alle Finanze Barbara
Zilli durante la presentazione del progetto di valorizzazione di
Villa de Claricini Dornpacher, al quale l'esponente della Giunta
ha preso parte, in videoconferenza, assieme ai presidenti delle
Fondazioni Friuli e de Claricini Dornpacher Giuseppe Morandini e
Oldino Cernoia e a Gianfranco Favaro, presidente della società di
consulenza e investimento Sinloc. Zilli ha rimarcato che "il progetto si innesta perfettamente
nello straordinario cammino che la Regione sta mettendo in campo
in vista di Go! 2025. Un percorso di valorizzazione dell'identità
culturale, architettonica, enogastronomica e storica del Friuli
Venezia Giulia, che racchiude tutti gli elementi necessari a
sviluppare il nostro territorio e conservarne l'unicità. Questa
iniziative è una vera e propria iniezione di fiducia per lo
sviluppo della nostra terra e l'Amministrazione regionale la
sosterrà attraverso la programmazione Por Fesr che aggiunge
risorse a quelle già stanziate attraverso il Pnrr per
salvaguardare e, se possibile, migliorare una gemma di rara
bellezza come il comprensorio di Villa Claricini de Dornpacher". Edificata intorno alla metà del secolo XVII, la villa de
Claricini Dornpacher si trova a Bottenicco di Moimacco, a breve
distanza da Cividale e dal 1971 è sede della Fondazione omonima,
istituita per volere della contessa Giuditta de Claricini (1891 -
1968), ultima erede del casato, con lo scopo di conservarne il
patrimonio storico e artistico e promuovere studi e
manifestazioni culturali. Il comprensorio è aperto al pubblico dalla primavera all'autunno
con un ampio calendario di iniziative culturali ed
enogastronomiche ed è completato da un'oasi biologica di oltre
150 ettari, dove sono coltivati cereali e legumi. Inoltre 12
ettari di vitigno sono dislocati in gran parte attorno alle mura
della villa e in parte sulle colline di Rubignacco. Il progetto è stato concepito in un'ottica di riqualificazione
energetica e di riuso degli spazi, nonché delle aree verdi
tutelate e vincolate di pertinenza e prevede un'ipotesi di
investimento complessiva di 5 milioni di euro, 2 dei quali
provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, per gli
interventi di riqualificazione del parco e del giardino storico.
Tra le iniziative proposte rientrano anche lavori di manutenzione
straordinaria alla villa e il recupero di due casali attualmente
in stato di abbandono.
ARC/MA/al
L'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli
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