Udine, 25 set - "La Regione ribadisce il sostegno alla
candidatura del Comune di Udine quale sede dell'Agenzia europea
per il multilinguismo (Aem), organismo di ricerca e di
elaborazione di proposte e organo consultivo per l'organizzazione
sociolinguistica dell'Unione europea, che dovrà declinare nei
fatti il motto della Ue 'uniti nella diversità'. Questa è
un'iniziativa fondamentale affinché le lingue minoritarie,
strumento di coesione e identità di un popolo, restino vive".
Lo ha confermato l'assessore regionale alle Finanze, Barbara
Zilli, intervenendo alla presentazione della pubblicazione a cura
del Comune di Udine e dell'Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane
(Arlef) "Per un'Agenzia europea per il multilinguismo", versione
trilingue - italiano, friulano, inglese - dell'originale
pubblicato da Coppieters Foundation in inglese a cura di Bernat
Joan i Marí.
L'autore, già europarlamentare e per formazione sociolinguista,
catalano delle Baleari, ha firmato la prefazione alla versione
italiana e friulana del saggio, definendo il Friuli Venezia
Giulia "ottimo esempio di reale diversità linguistica all'interno
dell'Unione europea ", che "può essere un piccolo laboratorio per
la politica linguistica nella parte di mondo in cui viviamo".
Alla presentazione, introdotta dal sindaco di Udine Pietro
Fontanini, che ha rinnovato la proposta di fare di palazzo
Belgrado, ex sede della Provincia di Udine, l'eventuale sede
dell'Agenzia, sono intervenuti, tra gli altri, anche il rettore
dell'Università di Udine Roberto Pinton, l'europarlamentare Elena
Lizzi, il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin,
il presidente dell'Arlef Eros Cisilino.
"Il saggio si rivela quanto mai prezioso per stimolare e
risvegliare il dibattito attorno alla politica linguistica
internazionale e al fatto che il Friuli è un luogo ideale per
ospitare l'Agenzia" ha spiegato il presidente Cisilino.
Sono una cinquantina le agenzie europee in tutto il territorio e
Aem diventerebbe l'organismo incaricato di monitorare la concreta
applicazione dei principi dell'Unione europea in materia di
politica linguistica.
"Anni fa la Commissione europea aveva commissionato uno studio di
fattibilità, che poi non è stato concluso. Se ora le comunità
riusciranno a mettersi assieme, questa sarà una buona battaglia e
Udine potrebbe essere una ottima candidata: il nostro è l'unico
territorio in Europa in cui si parlano quattro lingue dei tre dei
ceppi che compongono la diversità linguistica europea", ha
affermato il direttore di Arlef, William Cisilino, coordinatore
della pubblicazione.
Nel libro l'autore afferma espressamente che "l'Agenzia europea
per il multilinguismo dovrebbe fissare la propria sede in una
località che si contraddistingua per diversità linguistica e che
comprenda sia lingue maggioritarie che minoritarie".
L'europarlamentare Lizzi ha tracciato nell'occasione un bilancio
dell'iter della Minority safepack initiative (Mspi), proposta
legislativa di iniziativa popolare supportata da un milione e
duecentomila firme raccolte nei Paesi del Nord Europa con
l'obiettivo della promozione e la protezione delle minoranze
nazionali europee e delle lingue regionali o minoritarie.
"La pandemia ha interrotto e bloccato fino ad oggi la fase di
pubblico ascolto, che riprenderà appena le condizioni sanitarie
lo consentiranno, mi auguro in primavera - ha reso noto Lizzi -.
In un anno di lavoro ho comunque registrato che l'iniziativa
sembra aver trovato un supporto almeno formale, anche se dal
dibattito politico non è ancora emerso nulla di ufficiale. Il
sostegno tra le forze politiche parrebbe trasversale e vorrei
pensare che essendo espresso dalle stesse forze adesso
rappresentate in Comune, in Regione e al Governo, i tempi siano
maturi per l'obiettivo dell'assegnazione della sede dell'Agenzia
in Friuli".
ARC/EP/ma
L'assessore alle Finanze Barbara Zilli alla presentazione in sala Ajace a Udine del saggio "Per un'Agenzia europea per il multilinguismo" di Bernat Joan i Marì.
Foto ARC Pozzetto