Foreste: Zannier, cessione crediti CO2 Cafc-Boschi carnici è modello
Udine, 20 gen - "Siamo arrivati, dopo un anno dai primi
contatti, ad un momento importante. È stata aperta una strada che
non c'era ed oggi è invece percorribile e ripetibile anche da
altri enti e in altre aree. Due soggetti, Cafc e Consorzio Boschi
Carnici, hanno trovato la via della collaborazione per superare
quella che inizialmente costituiva una difficoltà, ovvero
l'accesso ad uno standard di sostenibilità obbligatorio per legge
in termini di crediti di carbonio". È il commento dell'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari, forestali, ittiche e montagna Stefano Zannier a
margine della firma della prima cessione di crediti di CO2 su
base volontaria dal Consorzio Boschi Carnici al Cafc Spa che si è
tenuta oggi nella sede della Regione a Udine. Un accordo che mira a una progressiva riduzione degli sprechi
delle risorse naturali e al contenimento dei consumi energetici,
riducendo l'impatto generato dalle emissioni climalteranti
dell'azienda e "compensando" con l'acquisto di crediti di
carbonio. Soddisfatti i due presidenti delle parti firmatarie
Salvatore Benigno per il Cafc e Luigi Cacitti per il Consorzio. "La Regione ha accompagnato con un ruolo proattivo questo
percorso. Il patrimonio forestale regionale pubblico diventa così
un'opportunità per implementare un sistema sostenibile in tutta
la regione, con un metodo che non può prescindere da una gestione
attiva della risorsa boschiva" ha aggiunto Zannier. Centrale, nella definizione dell'accordo, l'inserimento della
cessione di crediti di carbonio in una politica di gestione
attiva e sostenibile delle foreste, che non si limita a
compensare la produzione di anidride carbonica misurando
l'incidenza dell'area verde, ma prevede pratiche di intervento
nelle zone boschive in funzione della sicurezza del territorio,
in particolare, incidendo sulla prevenzione del rischio di
incendi boschivi, anche attraverso lo stoccaggio della CO2 nei
prodotti legnosi dell'industria manifatturiera. Si tratta di un positivo sviluppo di un progetto che ha visto la
Regione attiva fin dalla metà degli anni 2000 e che ha portato
nel 2013 al primo scambio volontario di crediti di carbonio per i
prodotti legnosi. Con questo obiettivo Cafc ha misurato la propria impronta
carbonica (5.600ton di CO2 circa prodotte), ed ha definito un
piano di azione per la riduzione delle emissioni, che prevede di
compensare le emissioni residue puntando su una realtà del
territorio: un progetto ambientale locale per neutralizzare
emissioni locali, senza ricorrere ai crediti di carbonio sul
mercato globale. Obiettivo finale è raggiungere entro il 2027 la certificazione
"carbon free" tramite la riduzione del 30 per cento delle
emissioni di CO2 direttamente connesse alla propria attività
industriale, del 16 per cento delle emissioni di CO2
indirettamente connesse alla propria attività industriale cui si
aggiunge l'attività di compensazione, con l'acquisto di crediti
di carbonio da enti certificati come il Consorzio dei Boschi
Carnici.
ARC/SSA/gg
L'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier (a destra), con Salvatore Benigno presidente del Cafc e Luigi Cacitti presidente del Consorzio Boschi Carnici (al centro)
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