Agroalimentare: Zannier, i giovani consapevoli valorizzano il primario
Enogastronomia virtuosa è un tutt'uno col prodotto agricolo e
garantisce maggiore remunerazione dello stesso prodotto Udine, 4 mar - "Valorizzare il sistema della ristorazione
attraverso percorsi virtuosi di formazione e di trasmissione
della conoscenza ai giovani studenti, significa valorizzare il
prodotto primario, quindi il prodotto agricolo, che con
l'enogastronomia è un tutt'uno, specialmente per il Friuli
Venezia Giulia. La filiera complessiva, difatti, parte dal campo
e arriva sul piatto del consumatore. Oggi più che mai abbiamo la
necessità di aumentare il livello di conoscenza e della capacità
di valorizzare il prodotto tipico e di qualità: in questo modo
sarà garantita una maggiore remunerazione dello stesso prodotto a
livello primario".
Sono le parole dell'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari, Stefano Zannier, intervenuto stamane all'evento
"Fare Formazione. Cibo per la mente delle future generazioni del
settore enogastronomico" all'Isis Bonaldo Stringher di Udine, cui
ha preso parte il ministro delle Politiche agricole, alimentari e
forestali Stefano Patuanelli. L'iniziativa è stata organizzata
dall'Associazione ambasciatori del gusto in collaborazione con
Ministero e Rete nazionale istituti alberghieri (Renaia). "Per valorizzare il prodotto primario serve un approccio sia
tecnico che culturale da trasmettere agli studenti attraverso
percorsi di formazione di eccellenza come quelli che vengono
promossi in istituti come lo Stringher. L'iter virtuoso
presentato all'Isis di Udine illumina la mente dei giovani
allievi, così capaci di guardare al prodotto primario come grande
valore, da trasmettere attraverso passione e conoscenza. Una
volta adulti, saranno loro a spiegarli e a raccontarli ai loro
clienti: facendolo in modo consapevole, valorizzeranno un'intera
filiera". Una considerazione anche sui giovani impegnati nel settore
primario dell'agricoltura nella montagna del Fvg. "Ritenendo che
ci fossero delle aree con maggiore necessità di intervento, per
l'agricoltura dei giovani la Regione ha varato una specifica
legge (Giovani agricoltori in montagna) che ha avuto rilievo a
livello nazionale: siamo riusciti infatti a sostenere gli
imprenditori agricoli giovani in montagna con formule
contributive assolutamente fuori scala, con copertura dall'80 al
100% - ha detto Zannier -. Abbiamo lasciato ai giovani la libertà
di scelta per le iniziative che volessero intraprendere e la
possibilità di farlo in modo semplicissimo. In un'area dove tutti
ritenevano che non ci fosse interesse abbiamo visto 150 nuove
imprese che hanno aderito. Ciò dimostra che nella realtà ci sono
ragazzi e ragazze che vogliono investire sul loro futuro anche in
agricoltura; bisogna dotarli di strumenti validi, che li mettano
nella condizione di essere artefici delle proprie scelte;
l'Amministrazione regionale dà loro sostegno".
ARC/PT/pph
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