Udine, 8 giu - "La Regione è disponibile a costituire e
coordinare un tavolo tecnico per arginare la strage di fauna
selvatica nei canali, nonché creare un capitolo contributivo
specifico da cui i Consorzi possano attingere fondi regionali per
mettere a punto un piano pluriennale di interventi".
È la proposta avanzata dall'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier,
ai vari soggetti che oggi hanno preso parte al vertice che si è
svolto nella sede della Regione a Udine per affrontare un
fenomeno che tocca la sensibilità dei cittadini e interessa
contemporaneamente il mondo venatorio, ambientalista e i gestori
consortili.
"Lo scopo non può limitarsi a frenare un'emergenza - ha detto
Zannier -; la Regione ha interesse, come tutti voi, a porre fine
a una strage continua. Abbiamo già dato una disponibilità
finanziaria immediata affinché il Consorzio Bonifica Pianura
Friulana potesse intervenire su un punto ad alto rischio, ma la
strategia complessiva non può limitarsi a interventi sporadici.
D'altra parte alcune azioni urgenti erano necessarie in quanto
mai fatte finora".
Da qui la disponibilità dell'assessore regionale a portare nel
prossimo assestamento di bilancio di luglio una norma che
definisca il canale contributivo a favore dei Consorzi di
bonifica e i criteri di accesso.
Contemporaneamente tutti i soggetti coinvolti hanno accolto la
proposta di sedersi a un tavolo tecnico permanente per porre le
basi comuni di un'analisi sulle cause e le possibili soluzioni.
L'obiettivo, che secondo Zannier dovrà essere perseguito anche
con il coinvolgimento dell'università, è la redazione di uno
studio tecnico scientifico che analizzi la provenienza della
fauna, la tipologia, le cause degli spostamenti e delle cadute
all'interno dei canali, secondo le diverse casistiche finora
registrate.
Ad oggi gli animali ritrovati, spesso già morti o gravemente
feriti, sono prevalentemente cervi, caprioli, tassi, ricci,
volpi, ma anche cani e gatti, che finendo nei canali - spesso
semplicemente per attraversarli, a volte per abbeverarsi - non
riescono poi a risalirne le sponde in cemento.
Piena disponibilità è stata espressa dal presidente del Consorzio
Bonifica Pianura Friulana, Rosanna Clocchiatti, che ha ricordato
come il Consorzio abbia già eseguito degli interventi
emergenziali, ma anche una progettazione costante delle opere che
tiene conto della predisposizione di sistemi di difesa per la
fauna selvatica.
Per il comitato di cittadini che ha promosso una raccolta firme a
difesa degli animali erano presenti il rappresentante Gianni
Bravo, l'avvocato Lara Melchior e Gina Berton, che hanno definito
"saggia" la proposta della Regione ponendo come obiettivo la
stipula di un piano strategico di interventi che chiami in causa
il senso di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti. Alla
riunione erano inoltre rappresentati la riserva di caccia di Rive
D'arcano, con il direttore Marco Viezzi, il Movimento animalista
Fvg e la Lega italiana per la difesa degli animali e
dell'ambiente (Leidaa), per entrambi con l'avvocato Alessandra
Marchi che ne è la coordinatrice, e la Direzione centrale
regionale con i funzionari dei vari servizi coinvolti. Tutti
hanno condiviso la necessità non solo di un piano strategico a
lungo termine, ma anche di una condivisione dei dati che renda
univoca la descrizione del fenomeno, anche ai fini del controllo
della macellazione illegale dei capi recuperati abusivamente.
"Il messaggio che oggi emerge da questo incontro è la volontà
comune di risolvere un problema creando un doveroso confronto,
costruttivo e pacifico, tra mondi che normalmente operano su
fronti anche opposti e che in questo caso, invece, condividono il
comune dovere di porre fine ad un fenomeno intollerabile e grave
per tutti" ha concluso Zannier.
ARC/SSA/ma
L'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier, all'incontro sulla fauna selvatica