Pordenone, 20 lug - "La Regione si impegnerà nel creare le
condizioni affinché migliori l'utilizzo della risorsa forestale,
facendola diventare un'attività economicamente remunerativa e non
invece, come accade spesso ora, un semplice sostegno al reddito".
Lo ha affermato l'assessore alle risorse agricole Stefano Zannier
intervenendo oggi a Pordenone al convegno organizzato dall'Ordine
dei dottori agronomi e forestali del Friuli Venezia Giulia,
incontro dedicato al testo unico in materia di foreste e filiere
forestali. Alla presenza del presidente dell'Ordine Monica
Cairoli e del direttore generale del servizio forestale del
Ministero dell'ambiente, Alessandra Stefani, Zannier ha
innanzitutto delineato l'obiettivo che la Regione intende portare
avanti in questa legislatura in un settore che può essere
remunerativamente interessante.
"Non c'è dubbio - ha detto l'assessore - che in Friuli Venezia
Giulia si debba puntare ad un miglior utilizzo della risorsa
forestale rispetto a quanto accade oggi. Se guardiamo le regioni
straniere con caratteristiche molto simili alle nostre, vediamo
come la parte preponderante del reddito degli operatori di quelle
zone derivi proprio dall'utilizzo boschivo rispetto a quello
agricolo. Da noi, invece, è necessario che intervenga il pubblico
attraverso le sovvenzioni. Se però le caratteristiche dei due
territori sono tra di loro molto simili, allora si capisce che
anche noi possiamo e dobbiamo andare nella direzione dei nostri
vicini, anche attraverso una revisione dell'accessibilità alle
foreste, portando i nostri imprenditori a poter abbattere i costi
ed a cogliere le opportunità offerte da questo importante
settore, anche con logiche che ricomprendano le filiere di
trasformazione".
Nel tentativo di cambiare l'attuale visione, la Regione è pronta
a fare la sua parte. "Per andare incontro alle esigenze delle
aziende che ora, con difficoltà, fanno investimenti in questo
settore, potremo favorire - attraverso piani di sviluppo - delle
operazioni che permettano agli operatori di condividere strumenti
e mezzi. In questo modo riusciremo da un lato ad ottenere una
migliore manutenzione e valorizzazione del nostro patrimonio
boschivo e, dall'altro, il mantenimento nelle zone montane di una
maggior quota di lavoro".
A ciò si aggancia poi l'utilizzo turistico del territorio,
"passaggio questo - ha sottolineato Zannier - che specialmente in
alcune aree, può avvenire successivamente, ossia quando
l'ambiente montano sarà mantenuto e reso più attrattivo in modo
tale da poter avviare anche questo tipo di iniziative. Solo
allora le aziende insediate in quel territorio, che così avranno
preparato il terreno allo sviluppo turistico, potranno avere un
reddito dato dall'abbinata della loro attività forestale e
zootecnica. Questo obiettivo lo potremo raggiungere solo
nell'arco di un decennio, a partire dalla nuova programmazione
del Piano di sviluppo rurale, che metta in atto un metodo di
lavoro diverso da quello attuale".
ARC/AL/ppd