La Giunta Regionale


25.06.2019 15:53

Lavoro: Fedriga, vincolo incentivi è atto di responsabilità per Fvg

Rosolen, diamo corso a un patto sociale tra tessuto produttivo e Regione

Trieste, 25 giu - "Scegliere di riservare gli incentivi alle aziende che assumono lavoratori penalizzati dalla crisi e residenti continuativamente in Friuli Venezia Giulia da almeno 5 anni è una decisione fortemente innovativa poiché coniuga la necessaria attenzione della Regione alle esigenze delle imprese, vincolando l'erogazione dei contributi a parametri oggettivi legati all'impegno delle aziende sul territorio alla altrettanto indispensabile tutela dei lavoratori del Friuli Venezia Giulia".

Lo commenta il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga in merito alla misura in materia di Lavoro inserita nel ddl Omnibus.

"Per effetto di questa legge - aggiunge Fedriga - si afferma dunque quel principio di precedenza per i residenti che è atto di responsabilità dell'Amministrazione regionale nei confronti della comunità e, al contempo, elemento qualificante del suo mandato".

In seguito ai provvedimenti approvati nella Omnibus la Regione sosterrà con la formazione e con contributi le aziende che investono sul territorio del Friuli Venezia Giulia, a patto che queste accettino di coniugare l'interesse privato con il bene pubblico.

Una linea inaugurata negli scorsi mesi che l'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen definisce "un patto sociale tra tessuto produttivo e Regione, per cui ogni singolo contributo è vincolato al mantenimento del sito produttivo sul territorio regionale e alla tutela dei livelli occupazionali. Tra le clausole di questo contratto, l'automatica esclusione da ogni contribuzione regionale per le aziende che, negli ultimi tre anni, abbiano effettuato licenziamenti collettivi senza accordi con le parti sociali", ha puntualizzato. Rosolen ha ricordato che la Regione "investe su una reale assunzione di responsabilità nei confronti del territorio e della comunità regionale e darà il proprio sostegno alle imprese che siano rispettose dei patti, sia per quanto riguarda lo sviluppo che la prospettiva di vita dei lavoratori. Se un'azienda disconosce un accordo stipulato, licenzia persone senza una reale motivazione o delocalizza per convenienza fiscale o perché cerca maestranze più malleabili sul fronte del compenso, perderà ogni possibilità di ricevere contributi e subirà la revoca di eventuali incentivi già incassati". ARC/Com/EP