L'assessore è intervenuta all'iniziativa dedicata alle donne che
fanno impresa
Trieste, 27 nov - "La Regione è molto vicina a coloro i quali,
soprattutto giovani e donne, vogliono avvicinarsi
all'imprenditoria e cercano un sostegno per la conciliazione dei
tempi lavorativi alle esigenze della loro vita. Infatti, con il
calo demografico che si sta registrando in Italia e in Friuli
Venezia Giulia in particolare, non possiamo permetterci di non
favorire l'ingresso e la permanenza nel mercato del lavoro di
queste due categorie. A tal riguardo, con diversi strumenti,
l'Amministrazione dà un supporto concreto all'imprenditorialità e
alla libera professione".
Lo ha detto oggi a Trieste l'assessore regionale al Lavoro,
formazione, istruzione, ricerca università e famiglia Alessia
Rosolen intervenendo nel corso dell'incontro titolato 'Educazione
finanziaria e accesso al credito' che si e tenuto nella sede
della Camera di commercio Venezia Giulia e realizzato nell'ambito
della manifestazione itinerante 'Il giro d'Italia delle donne che
fanno impresa'. Hanno partecipato all'evento, tra gli altri,
anche il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia
Antonio Paoletti e il vicesindaco del Comune di Trieste Serena
Tonel.
Come ha ricordato l'esponente della Giunta Fedriga, la Regione
opera soprattutto attraverso la proposta di percorsi formativi,
come ad esempio quelli realizzati in passato con il progetto
Imprenderò e che a breve verranno attivati con il bando 'Nuova
impresa'; quest'ultimo apre a molte tipologie di impieghi,
comprendendo la riscoperta di lavori tradizionali affinché ci sia
spazio per quelle vocazioni e per quei talenti nell'ambito della
creatività propria dei giovani e delle donne.
Rosolen ha poi fatto un'analisi di questi ultimi anni, in
particolar modo tracciando un confine tra il prima e dopo il
Covid. "A seguito della pandemia - ha spiegato - il mondo del
lavoro è cambiato con lo sviluppo progressivo di alcuni temi come
la digitalizzazione, la sostenibilità ambientale e il fenomeno
delle 'grandi dimissioni', che ha posto la questione della
ricerca di altri sbocchi per migliorare la propria qualità della
vita o la retribuzione".
"Da qui - ha aggiunto l'assessore - la sfida a dare risposte, non
solo con formazione o incentivi, ma anche venendo incontro alle
lavoratrici e ai lavoratori con figli, offrendo loro degli
strumenti di conciliazione, come le misure per l'abbattimento
delle rette degli asili nido. Inoltre in questi ultimi tre anni
siamo intervenuti per cambiare l'articolazione del welfare
aziendale, che, sommato a quello territoriale, offre nuove
opportunità di gestione del lavoro".
Come ha concluso l'assessore, l'obiettivo per la politica - in
una prospettiva che vede nel 2027, con tutti lavoratori che
andranno in pensione, 97mila persone da introdurre nel mercato
del lavoro - deve essere quello di rafforzare gli strumenti
finalizzati a una formazione mirata sulla creazione di
competenze, in un sistema dove stipendi e tempi di conciliazione
siano adeguati alle legittime aspettative delle persone.
ARC/GG/al
Al centro del tavolo dei relatori l'assessore regionale Alessia Rosolen