La Giunta Regionale


28.08.2023 17:10

Eventi: Zilli, sala Giunta Pagnacco intitolata al prefetto Cesare Mori



Udine, 28 ago - "È un momento importante e significativo per la comunità di Pagnacco, che oggi può inaugurare ufficialmente la nuova casa municipale e dedicare la sala della Giunta al prefetto Mori, proprio nella villa dove visse per alcuni anni con la moglie prima della morte avvenuta nel 1942. Una location suggestiva dove si può respirare la storia e riviverla, anche attraverso il contributo del Consorzio di bonifica della pianura friulana che ha donato al Comune il mobilio originale utilizzato dal prefetto Mori. Questa atmosfera densa di impegno, di volontà, di responsabilità, sia da guida per il sindaco Laura Sandruvi, per la sua Giunta e per il Consiglio tutto, affinché l'integrità di Mori, accanto alla sua capacità e lungimiranza, siano di ispirazione per la gestione della quotidianità di oggi, fatta sempre di nuove sfide".

È il messaggio dell'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli in occasione dell'inaugurazione della sede municipale del Comune di Pagnacco e l'intitolazione della sala Giunta a Cesare Primo Mori.

Il "prefetto di ferro" - questo l'appellativo con cui era conosciuto per i metodi utilizzati nella lotta alla mafia nel periodo di servizio in Sicilia - fu inviato a Udine nel 1929 e, in poco meno di un quindicennio, seppe realizzare un'imponente serie di opere pubbliche, tra cui spiccano la bonifica della Bassa friulana e l'acquedotto in Istria. Interventi di assoluto rilievo soprattutto se rapportati ai mezzi operativi a disposizione, alle vastità delle zone di intervento, alle criticità da rimuovere e alla concomitanza temporale delle imprese.

Per la ristrutturazione di Villa Mori, edificio risalente alla fine dell'800 e che ora ospita gli uffici comunali, la Regione ha contribuito con uno stanziamento di 800mila euro.

L'assessore Zilli ha ricordato la figura di Cesare Primo Mori come "un esempio che indica, oggi come domani, il riferimento virtuoso dello spirito di servizio, quello a cui tutti noi amministratori siamo chiamati. La sua esperienza in Friuli e in Istria rappresentò un salto in avanti di civiltà e sviluppo straordinari per l'epoca". ARC/PAU/ma