La Giunta Regionale


20.12.2022 13:17

Commercio: Bini, confronto positivi su ddl con sindacati


Udine, 20 dic - "Proseguiamo nel confronto con tutti i portatori di interesse, una modalità che ha sempre caratterizzato questa Amministrazione, convinti che il dialogo sia sempre arricchente e possa portare contributi interessanti. Alcune delle tematiche sollevate, oggi, dai sindacati possono essere affrontate a livello regionale, altre sono di competenza nazionale, ma restiamo aperti al dialogo in un'ottica costruttiva a vantaggio delle nostre comunità".
Lo ha indicato l'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, durante l'odierno incontro, nella sede della Regione a Udine, con i rappresentanti sindacali Francesco Buonopane (Cgil), Adriano Giacomazzi (Cisl)e Matteo Calabrò (Uil). Oggetto della riunione è stato il ddl che modifica la legge regionale del settore commercio (Lr 29/05) "che - ha chiarito Bini - punta a semplificare, ammodernare e aggiornare la disciplina del comparto. L'adeguamento e la semplificazione della normativa del 2005 rappresentano la prima pietra di una riforma del terziario che si realizzerà con la prossima legislatura regionale".
I rappresentanti sindacali hanno espresso soddisfazione per l'accoglimento della richiesta di incontro e manifestato apprezzamento per la semplificazione e lo snellimento delle procedure adottate nella proposta di provvedimento.
Fra le richieste delle organizzazioni sindacali è emersa la volontà di poter essere coinvolti negli accordi di partenariato volti alla costruzione dei distretti del commercio. A ciò si aggiunge la necessità di individuare uno strumento di coordinamento della programmazione urbanistica per una migliore gestione delle aree commerciali ed evitare un sovraffollamento di attività merceologiche in zone contermini. Su entrambi i punti l'assessore si è detto disponibile ad approfondire l'interlocuzione.
Un altro tema affrontato ha riguardato la liberalizzazione delle giornate di apertura e chiusura delle attività commerciali. Bini ha ricordato come la potestà sia statale: "la sentenza 98/2017 della Corte costituzionale, che il ddl recepisce, ha di fatto liberalizzato orari e giornate di chiusura delle attività in Italia".
Sul disegno di legge che modifica la normativa regionale del settore commercio, l'esponente della Giunta Fedriga ha anche evidenziato come "oltre all'abrogazione di norme superate dalla legislazione statale o europea, la proposta normativa aggiorna anche la disciplina in merito al commercio sulle aree pubbliche. Sono stati predisposti, infatti, i nuovi criteri di priorità a cui i Comuni potranno fare riferimento per la gestione di mercati e fiere e per l'assegnazione dei posteggi. Con questa modifica - ha specificato Bini - si intende valorizzare la professionalità dell'operatore acquisita nell'esercizio dell'attività su area pubblica, la commercializzazione di prodotti tipici locali e del Made in Italy, il rispetto dello stato dei luoghi e del contesto architettonico, in un'ottica di armonica correlazione con l'ambiente in cui viene svolto il mercato".
"Con l'aggiornamento della legge regionale sul commercio si è colta anche l'occasione di riordinare alcuni articoli che erano diventati di difficile applicazione, considerando l'evoluzione del contesto socio-economico di riferimento" ha continuato l'assessore regionale, evidenziando come "l'intervento sia in naturale continuità con l'introduzione dei distretti del commercio, previsti dalla legge SviluppoImpresa".
Si semplificano ad esempio le comunicazioni di inizio, subentro e cessazione attività e si introduce la previsione di nuove forme di vendita, quali l'home food e l'home restaurant. Allo stesso modo viene meglio specificato l'e-commerce, semplificandone l'attivazione.
"Ulteriore elemento di novità è rappresentato dalla semplificazione delle procedure delle vendite promozionali e di liquidazione - ha chiarito l'esponente della Giunta Fedriga - senza andare a intaccare le vendite di fine stagione, i cosiddetti saldi. Si sono abrogate le norme che prevedevano aggravi inutili per le imprese, razionalizzando le fattispecie delle vendite straordinarie".
"La norma - ha concluso Bini -, già approvata in commissione e dal Consiglio delle autonomie locali, passerà presto all'esame dell'Aula e diventerà immediatamente operativa una volta approvata, perché non necessità di regolamenti attuativi". ARC/LP/al