La Giunta Regionale


12.11.2022 13:51

Territorio: Bini, festa oca e vino novello Lavariano esalta tradizioni


Pordenone, 12 nov - "Questa iniziativa, oltre a celebrare due eccellenze enogastronomiche del territorio quali l'oca e il vino, rappresenta un momento di festa che pone in risalto le tradizioni di una comunità viva e attiva, grazie anche all'impegno di ristoratori, commercianti, associazionismo, produttori agricoli e Amministrazione comunale".
Lo ha detto l'assessore regionale al Turismo Sergio Emidio Bini inaugurando oggi a Lavariano la festa dell'oca e del vin novello organizzato dall'associazione culturale di promozione del territorio "Naturalmente Lavariano". Alla presenza del sindaco di Mortegliano Roberto Zuliani, dei primi cittadini di Talmassons, Udine, Pavia di Udine nonché del presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, l'esponente dell'Esecutivo ha voluto porre in risalto l'importanza di una festa paesana che sa attrarre molti visitatori e che rimette in luci le tradizioni popolari del territorio.
"Dopo due anni di stop a causa della pandemia - ha evidenziato Bini - questa edizione si carica di significati ancora più importanti: è infatti il segnale concreto che siamo ripartiti, che non è venuto meno il desiderio di rimboccarsi le maniche e di mettersi al servizio gratuitamente del territorio nell'associazionismo. È questo prezioso ecosistema, che unisce volontariato ed eccellenze naturali e gastronomiche, a rendere il Friuli Venezia Giulia unico e attrattivo, perché custode di valori autentici".
L'Assessore ha anche fatto visita alla mostra fotografica che ripercorre i 25 anni di storia della manifestazione, "testimonianza di una comunità coesa - ha detto Bini - capace di valorizzare l'enogastronomia e il commercio locale".
La festa dell'oca e del vin novello, che ha preso il via per la prima volta nel 1996, è frutto di un riuscito sodalizio che fa rivivere sulla piazza del Comune le usanze dei padri; secondo la tradizione del Friuli rurale, i contadini portavano i loro doni in chiesa durante la domenica del Ringraziamento e, dopo la Santa Messa, si benedivano i carri agricoli, addobbati a festa con foglie di vite e carichi di damigiane colme di vino nuovo. ARC/AL/ma