Economia: Bini, punti di forza Venezia Giulia driver per intero Fvg
Indicazioni paper Ambrosetti collimano con ddl SviluppoImpresa Trieste, 27 gen - "I punti di forza dell'economia della Venezia
Giulia indicati nel position paper dello studio Ambrosetti
realizzato per la Camera di commercio di Trieste e Gorizia
rappresentano driver per la crescita economica dell'intera
regione e collimano con i filoni indentificati dal disegno di
legge SviluppoImpresa". Così si è espresso l'assessore del Friuli Venezia Giulia alle
Attività produttive e al Turismo Sergio Emidio Bini intervenendo
in via telematica al convegno "Venezia Giulia 2025" ha che visto
la presenza in apertura del governatore Massimiliano Fedriga. "Modernizzazione, crescita e sviluppo sostenibile - ha rilevato
Bini - sono le tre macroaree della legge SviluppoImpresa, un
provvedimento dalla capacità di visione strategica, innovatrice e
di anticipazione di modelli di sviluppo impensabili fino a
qualche anno fa". Tra i punti di contatto tra l'elaborazione di
The European House - Ambrosetti e il disegno di legge regionale
che approderà in Aula la prossima settimana Bini ha indicato
l'innovazione e la digitalizzazione del tessuto produttivo,
l'ammodernamento del tessuto commerciale collegato al
ripensamento dei centri urbani, il sostegno alle filiere
strategiche tra cui la navalmeccanica, il supporto alla crescita
di startup e spinoff, il sostegno al lavoro smart e agile e il
rilancio dei territori in chiave turistica. "La Venezia Giulia - ha assicurato Bini - ha punti di forza che
possono favorire la crescita dell'intera regione, tra i quali
spiccano la movimentazione delle merci, il primato nell'export
navalmeccanico, il forte posizionamento nel terziario avanzato,
il numero record di startup e ricercatori e il marcato sviluppo
dell'enogastronomia e del turismo ante Covid". Secondo
l'assessore "occorre però lavorare anche sui punti di debolezza,
e la Regione è impegnata in prima linea su questo: trattenere i
cervelli, ridurre il gap infrastrutturale e contrastare la
deindustrializzazione del territorio". L'assessore Bini, in conclusione, si è detto convinto che, "se
sapremo cogliere con lungimiranza e con responsabilità
l'opportunità delle ingenti risorse che giungeranno in Italia e
in Friuli Venezia Giulia nei prossimi anni, la nostra regione ha
tutte le carte in regola per confermarsi sempre più un territorio
dove è conveniente fare impresa e, di conseguenza, creare
occupazione".
ARC/PPH
L'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini (a destra nella foto) al convegno phygital sulla Venezia Giulia del 2025 organizzato dalla Cciaa a Trieste e moderato dal giornalista Nicola Porro (a sinistra)
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