La Giunta Regionale


16.02.2024 18:02

Agroalimentare: Zannier, dati Ersa 2023 confermano impatto maltempo

Necessario incrementare remunerazione produzione agricola
Udine, 16 feb - "Le prime valutazioni sull'andamento del settore agroalimentare in Friuli Venezia Giulia per l'annualità 2023 confermano l'impatto negativo del maltempo sulle quantità prodotte. Se, da un lato, lo scorso anno si è registrata una generale diminuzione dei costi dei fattori produttivi (energia, fertilizzanti, mangimi), dall'altro, le condizioni climatiche avverse hanno determinato un impatto negativo sulle rese e sulla qualità dei prodotti. Ingenti, poi, i danni causati dalla grandinata record di fine luglio, fenomeno senza precedenti finora".
Questo il commento dell'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier, che oggi è intervenuto nella sede della Regione a Udine alla presentazione del rapporto "Focus Agricoltura FVG 2023" elaborato dall'Ersa. L'assessore ha voluto ringraziare lo staff di Ersa per il lavoro svolto e per il successo dell'attività di statistica e monitoraggio giunto alla quarta edizione consecutiva.
"In questi dati si analizzano condizioni climatiche, dati di produzione, di superfici. Ma ci sono due elementi che vanno letti con maggior attenzione: l'andamento dei costi di produzione e l'andamento dei prezzi alla vendita. Sono queste le condizioni che determinano la possibilità o meno delle aziende agricole di restare sul mercato e di raggiungere quel margine di utile necessario a proseguire. Mediamente le nostre aziende, inoltre, sono patrimonializzate dal punto di vista del capitale, ma scarsamente solide dal punto di vista della liquidità che si fonda principalmente sulle linee contributive e questo può costituire un fattore di debolezza" ha aggiunto Zannier.
"C'è una fascia di imprenditori con un'età alta (over 75) - ha fatto notare l'assessore -, dobbiamo intraprendere un percorso per ampliare la platea degli imprenditori agricoli più giovani che significa anche imprimere maggiore innovazione ai modelli produttivi".
I dati dell'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale fotografano innanzitutto le aziende e l'andamento dell'occupazione in agricoltura e mostrano che le imprese agroalimentari al secondo trimestre 2023 erano 13.543 (-3,3% rispetto al 2022), di cui 10.196 imprese individuali e 3.137 imprese di tipo societario (quest'ultime in crescita dello 0,3%); anche l'occupazione nel settore agricolo cresce contando 18.655 unità (+29,7%).
Tra le colture oleaginose prevalgono soia (comunque in diminuzione sia per superficie che per quantità prodotta) con 70.625 tonnellate prodotte; girasole con 9.784 tonnellate prodotte (in aumento del 48%) e colza con 5.209 tonnellate prodotte (in aumento del 46,9%).
Quanto ai cereali il mais occupa ancora il primo posto per quantità prodotta (212.574 tonnellate, ma in diminuzione del 34,7%); seguono orzo (74.632 tonnellate in aumento dell'11,7%), frumento tenero (65.824 tonnellate, in diminuzione del 23,8%) e il sorgo (8.316 tonnellate in aumento del 105,6%).
Tra le colture frutticole prevalgono uva da vino con 277.196 tonnellate prodotte, in diminuzione (-23,6%) rispetto alla superficie vitata che aumenta (31.808 ettari, + 11,6%) e il melo con 68.447 tonnellate prodotte (-2,2%) per 1.222 ettari (-5,6%).
Andando al focus sull'olio di oliva, Ersa ha registrato nel 2023 una superficie di 300 ettari coltivata ad ulivi in tutto il Friuli Venezia Giulia, con un incremento del 5,6% rispetto all'anno precedente. La superficie maggiore è in provincia di Udine (171 ettari; +4,9%), seguono Pordenone (51 ettari; + 10,9%), Trieste (45 ettari; +2,3%) e infine Gorizia (33 ettari; +6,5%).
Quello dell'olio d'oliva è un comparto in crescita se si comparano i dati 2015/16 quando furono molite 989 tonnellate di olive con una resa in olio pari al 12,9% a quelli del 2023: dopo i cali drastici degli anni della pandemia, oggi si sono superate le 1000 tonnellate con una resa del 13,6%.
In regione le varietà maggiormente prodotte sono la Bianchera, che rappresenta il 30%, originaria della località di San Dorligo della Valle e poi le varietà Frantoio, Maurino, Pendolino e Leccino, che costituiscono il restante 70%. e concorrono alla produzione dell'olio dop "Tergeste". ARC/SSA/gg