Formazione: Fedriga-Rosolen, 'learning cities' modello di inclusività
Presentato a Trieste il progetto sviluppato in collaborazione con
Israele Trieste, 13 lug - "Il progetto delle learning cities che
sviluppiamo assieme alla Municipalità israeliana di Modi'in
Maccabim Re' ut ha il pregio di fornire agli individui competenze
utili a confrontarsi, aggiornarsi e adattarsi in un mondo in
continuo mutamento. Si crea un percorso di formazione continua
grazie al quale le persone possano sentirsi realmente incluse
nell'ambiente sociale e professionale. Possiamo diventare un
ottimo esempio a livello internazionale di come consolidare e
coltivare relazioni strategiche, costruite partendo dai rapporti
e dagli scambi culturali tra cittadini che vivono in territori
diversi". Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga è
intervenuto così alla conferenza di presentazione del progetto
"Start learning cities up", svoltasi oggi nel Palazzo della
Regione a Trieste. Si tratta di una partnership tra la Regione e
la Municipalità israeliana di Modi'in Maccabim Re' ut, siglata
tramite un Memorandum d'intesa nel 2022 e che amplia gli ambiti
di collaborazione del progetto pilota avviato nel 2019, al fine
di diffondere la cultura dell'apprendimento durante l'arco
dell'intera vita ("life long learning") attraverso lo scambio di
competenze e buone pratiche a beneficio della collettività. Fedriga ha sottolineato come il progetto avviato consenta di
sviluppare anche ulteriori ambiti di cooperazione tra i territori
coinvolti, che vanno dalla ricerca all'opportunità di
investimenti reciproci. "Oggi ci troviamo di fronte a una
situazione globale di forte instabilità - è il pensiero del
governatore - nella quale diventa ancora più importante l'impegno
da parte delle istituzioni locali nel favorire la collaborazione
tra aziende, cittadini e territori, fattori che sono alla base
delle grandi alleanze internazionali. Di assoluto rilievo,
nell'ambito del Memorandum con Israele, sono inoltre le attività
previste per il contrasto all'antisemitismo: la Regione assicura
tutto l'impegno possibile per sviluppare progetti a tal scopo,
con l'auspicio che simili iniziative possano trovare uno sviluppo
sempre più esteso anche nel resto d'Italia e dell'Europa". La conferenza è stata introdotta dall'assessore regionale al
Lavoro, Formazione e Ricerca Alessia Rosolen. "Quello delle
learning cities - ha detto l'esponente della Giunta - è un
modello inclusivo che anticipa la visione dettata dall'Unione
europea sul tema del 'life long learning'. Un tema che sta
trovando enfasi in tutte le politiche adottate
dall'Amministrazione regionale relative all'ingresso nel mondo
del lavoro, all'accessibilità per tutti i cittadini dell'Ue ai
percorsi formativi e alla programmazione del Fondo sociale
europeo 2021-27".
Nel corso dell'incontro è stato spiegato come l'approccio 'life
long learning' nell'ottica di una transazione verso società più
resilienti sia tra le caratteristiche più rilevanti di una
learning city, riconoscimento che Trieste ha ricevuto nel 2020
(una delle cinque città italiane e unica in Friuli Venezia
Giulia). Il progetto "Start learning cities up" ha durata triennale
(2023-25) e vede l'ingresso di nuovi partner tra cui l'Istituto
di sociologia internazionale di Gorizia (Isig), l'Isis Dante
Alighieri di Gorizia, il dipartimento di scienze vita
dell'Università di Trieste e il Comune Gemona. Le attività
previste prevedono la promozione di collaborazioni e scambi tra
Municipalità israeliane e locali per attuare il modello delle
learning cities, lo sviluppo di modelli di apprendimento continuo
anche con l'utilizzo di nuove tecnologie digitali, il sostegno di
azioni contro l'antisemitismo e l'attivazione di gemellaggi tra
istituti scolastici. La presentazione del progetto si è inserita all'interno della
visita in Friuli Venezia Giulia della delegazione israeliana di
Modi'in Maccabim Re' ut, rappresentata dal sindaco Haim Bibas.
Hanno partecipato alla conferenza, tra gli altri, i sindaci di
Gorizia e Gemona del Friuli Rodolfo Ziberna e Roberto Revelant,
la dirigente scolastica del Polo liceale di Gorizia Giovanna
Petitti e il docente dell'Università di Trieste Andrea Carnaghi.
ARC/PAU/pph
Formazione: Fedriga-Rosolen, 'learning cities' modello di inclusività