La Giunta Regionale


07.12.2023 14:28

Aiuti di Stato: Zilli, ampliato sostegno alle imprese



Udine, 7 dic - "Il prolungato periodo di incertezza economica legato al protrarsi della crisi russo-ucraina ha indotto la Commissione europea ad avvalersi della flessibilità del sistema degli aiuti di Stato e a concedere un ampliamento delle contribuzioni a sostegno delle imprese. Il Friuli Venezia Giulia ha immediatamente accolto questa opportunità adeguando il regime quadro a beneficio delle imprese".

È il commento dell'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli all'approvazione da parte della Giunta del Friuli Venezia Giulia della delibera di adozione del Regime quadro FVG per le sezioni 2.1 e 2.4 del Quadro temporaneo di crisi, dopo la comunicazione della Commissione Europea sulla modifica del Quadro temporaneo di crisi e transizione per misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia a seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina" dello scorso 20 novembre. La delibera diventerà efficace dopo la notifica alla Commissione europea "provvederemo in tempi brevi alla necessaria notifica e ci attendiamo un altrettanto celere risposta da parte degli organismi europei" ha specificato Zilli.

Con questa delibera l'Amministrazione regionale, così come le Camere di commercio e gli Enti locali del territorio regionale, possono concedere, entro il 30 giugno 2024, aiuti di Stato in settori diversi da quello della pesca e dell'acquacoltura, della produzione primaria dei prodotti agricoli e forestali, fino a 2 milioni e 250mila euro per impresa.

Il provvedimento si riferisce alle misure previste dal regime quadro nella sezione 2.1 (aiuti di importo limitato) che la Commissione ha aumentato da 2 milioni di euro per impresa per Stato membro a 2,25 milioni di euro.

"L'aiuto è concesso a imprese colpite dalla crisi sia direttamente che indirettamente, per le conseguenze derivanti da contrazioni della domanda, interruzione di contratti e progetti esistenti, perdita di fatturato, difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e aumento dei prezzi e carenza di fonti energetiche e di carburanti, mancata disponibilità o insostenibilità economica di altri fattori produttivi" ha spiegato Zilli aggiungendo che "anche in Friuli Venezia Giulia si sono avute gravi conseguenze negative, dirette e indirette, sulle imprese a causa della contrazione della domanda, dell'interruzione di contratti con conseguente perdita di fatturato, così come delle interferenze nelle catene di approvvigionamento per le importazioni e le esportazioni, con effetti sul mercato dell'energia che hanno provocato, in particolare, un aumento significativo dei prezzi di elettricità e gas". ARC/SSA/gg