Credito cooperativo: Zilli, normativa europea va semplificata
"Le Bcc sono elementi caratterizzanti e imprescindibili del
territorio"
Trieste, 9 nov - "La Giunta regionale si impegnerà a segnalare
nelle sedi opportune la necessità di alleggerire, per quanto
possibile, gli adempimenti previsti a carico delle Banche di
credito cooperativo dalla regolamentazione nel settore bancario.
Ciò al fine da un lato di rendere la normativa stessa
proporzionale alla dimensione ed al ruolo non sistemico rivestito
dalle singole Bcc, dall'altro di rimarcare l'importanza di
mantenere le stesse come elementi caratterizzanti e
imprescindibili del territorio italiano, oltre che regionale,
nonostante lo scenario di recessione che si prospetta per il
2023". È la risposta dell'assessore alle Finanze Barbara Zilli alle due
mozioni presentate questa mattina in Consiglio regionale, e
approvate unanimemente, per avviare un percorso finalizzato a
modificare la normativa europea a favore del sistema del credito
cooperativo italiano. Un tema che, come ha specificato
l'assessore, "riguarda in gran parte una normativa di tipo
comunitario che lo Stato italiano può concorrere a formare, oltre
agli aspetti di competenza della Banca centrale europea, a cui
spetta il compito di vigilanza bancaria". La rappresentante dell'Esecutivo ha assicurato pieno appoggio da
parte della Giunta sul tema, che potrà portare a un adeguamento
delle norme vigenti, oppure a una disciplina regolatoria ad hoc
per quelle banche con caratteristiche analoghe a quelle delle Bcc
italiane. "A seguito delle importanti operazioni di fusione e aggregazione
che si sono registrate nel settore bancario negli ultimi anni -
ha sottolineato Zilli - le Bcc sono rimaste tra i pochi presidi
concretamente collegati al territorio di riferimento, che
intervengono nel settore anche considerando la conoscenza diretta
del 'merito creditizio' di un singolo operatore che richiede la
concessione di un prestito". L'assessore poi osservato come la crisi economica tra il 2008 e
il 2010, con il conseguente impatto sui crediti deteriorati
rivelatosi negli anni successivi nei conti economici delle
banche, abbia portato a irrigidire la disciplina del credito
cooperativo a livello europeo. "La stessa riforma avviata nel 2016 dallo Stato italiano - ha
spiegato Zilli - va inquadrata in tale contesto storico. La
creazione di gruppi bancari con ruolo di capogruppo va
giustificata in primo luogo al fine di prevenire situazioni di
criticità, ma anche per avviare sinergie negli investimenti in un
settore che, in considerazione dei bassissimi tassi di interesse,
portava a marginalità di guadagno sempre più risicate. In un
contesto economico d grande complessità e incertezza quale quello
attuale, il ruolo delle Bcc rispetto alle esigenze del tessuto
economico locale è fondamentale per garantire le condizioni
finanziarie per la crescita economica".
ARC/PAU/gg
L'assessore alle Finanze del Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.