Presentato a Osoppo il numero 29 di Tiere furlane
Osoppo (Ud), 6 nov - "La montagna è una delle opportunità più
peculiari dell'offerta turistica del Friuli Venezia Giulia - ha
confermato l'assessore ad Attività produttive e Turismo del
Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, a margine della
presentazione del numero 29 della rivista Tiere furlane - e per
questo la Giunta regionale si è impegnata a favorirne il
rilancio, considerando fondamentali la presenza di attività
economiche per il mantenimento dell'area e la sua conseguente
valorizzazione".
"Abbiamo siti - ha evidenziato Bini - da proporre convintamente a
quel turismo lento al quale va rivolta l'attenzione degli
operatori e verso il quale la Regione sta orientando il proprio
impegno di promozione".
"In quest'ottica - ha precisato l'assessore - vanno favorite le
potenzialità che il nostro territorio racchiude, ma che sono
soltanto in parte espresse e valorizzate, con l'obiettivo di
consentire al Friuli Venezia Giulia di poter interpretare al
meglio la propria vocazione turistica".
"I turisti più attenti ed esigenti - ha aggiunto Bini - sono
pronti a prendere in considerazione le specificità che siamo in
grado di offrire per soddisfare le nuove curiosità, rispetto alle
quali - ha precisato - serve garantire servizi e strutture
ricettive all'altezza delle aspettative di un turismo moderno e
tecnologico ma, allo stesso tempo, a misura d'uomo".
"La Regione - ha ribadito l'assessore - è disposizione degli
operatori che intendono riqualificare e ottimizzare le proprie
strutture per fornire loro i necessari strumenti sotto forma di
incentivi e agevolazioni".
È dedicato proprio alla montagna, considerata come importante
risorsa turistica e culturale, il numero 29 di "Tiere furlane,
Terra friulana", il periodico edito dalla Regione presentato al
Centro visite del Forte di Osoppo (Udine).
"La rivista Tiere frulane - ha affermato Bini - rappresenta uno
degli strumenti adatti per invitare i turisti ad aprire lo
scrigno delle specificità. I temi trattati in questo numero,
infatti, svolgono un ruolo importante per svelare, anche agli
stessi corregionali, luoghi e scorci ancora sconosciuti ai più".
A questo proposito, l'ultimo numero si apre con la testimonianza
dei cambiamenti che anche l'alta montagna presenta attraverso il
mutare delle stagioni e delle attività dell'uomo, un reportage da
un punto di osservazione privilegiato qual è l'obiettivo
dell'alpinista e fotografo Gino Del Fabbro. La montagna viene
quindi riletta anche dal pennello di numerosi pittori friulani
che hanno ritratto i paesaggi alpini e collinari, scoprendo
infine le abitudini di un simpatico e utile abitante dei boschi,
il picchio.
Montagna sono inoltre le biodiveersità nelle zone di pascolo e
l'agricoltura specializzata, come quella vocata al grano
saraceno. Ma sono montagna anche siti particolari, come il Monte
di Ragogna e lo stesso colle del Forte di Osoppo.
ARC/CM/fc