Vajont: Amirante, per grandi opere necessario comparare più siti
Udine, 6 ott - "Quando si valuta la costruzione di una grande
opera prima di tutto va considerata l'adeguatezza del sito e se
questo risulta non idoneo bisogna avere il coraggio politico e
tecnico di rinunciarvi e di riconsiderare la propria posizione
scegliendo un sito alternativo. Per quanto riguarda gli appalti
pubblici, quindi, la prima cosa da fare è uno studio di
fattibilità che possa analizzare siti differenti e valutare in
maniera comparata quale di questi è più congruo sia in fase di
costruzione che di esercizio". Questo il messaggio che l'assessore regionale alle Infrastrutture
e territorio Cristina Amirante ha portato in apertura del
convegno dedicato ai 60 anni dalla frana del Vajont 'Le nuove
conoscenze per imparare dalla catastrofe' promosso dall'Ordine
degli ingegneri della provincia di Udine, in collaborazione con
l'Ateneo udinese, la Regione, il Comune di Erto Casso. "L'esperienza del Vajont è stata drammatica e, come spesso è
accaduto nella storia, dai drammi non si è riusciti a usare
questa esperienza come esempio, ancorché negativo, per evitare
che gli errori si ripetessero. Approfondire anche gli aspetti
della geologia del sito, studiare quanto è accaduto, condividerlo
con le nuove generazioni è indispensabile", ha detto Amirante. "La previsione di studi di fattibilità per le grandi opere deve
servire a questo. Il nuovo codice appalti prevede
obbligatoriamente una comparazione tra più siti; renderemo più
forte nella nostra normativa regionale questa previsione, almeno
per quanto concerne le grandi opere", ha concluso Amirante. La sera del 9 ottobre del 1963 una frana si staccò dal Monte Toc
sollevando un'onda d'acqua e fango dall'invaso della diga che
resistette allo spostamento d'aria e all'urto dell'acqua. Una
violenza a cui però non sopravvissero 2000 persone, travolte
perlopiù mentre dormivano nelle loro case, nei luoghi di lavoro o
per le strade. In occasione del 60° anniversario del disastro del
Vajont la Regione Friuli Venezia Giulia con la Regione Veneto,
assieme ai Comuni di Longarone, Erto Casso e con la Fondazione
Vajont, hanno organizzato e promosso un ricco calendario di
commemorazioni, eventi e manifestazioni pubbliche che avranno il
loro apice nella visita del Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella nei luoghi della tragedia nella mattinata di lunedì 9
ottobre.
ARC/SSA/pph
L’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Cristina Amirante al convegno dedicato ai 60 anni dalla frana del Vajont
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