Digitale: Callari, competenze siano attribuite in modo oculato
La proposta dell'assessore in Commissione della Conferenza delle
Regioni
Pordenone, 18 ott - "La possibilità che alcune materie
dell'innovazione e della digitalizzazione delle Pubbliche
amministrazioni non siano più attribuite a un ministero
specifico, come quello della Transizione digitale, ma che con il
nuovo Governo possano tornare nelle competenze del ministero
dello Sviluppo economico rappresenta un rischio e il tema va
ridiscusso nell'ambito del rapporto di collaborazione tra Regioni
e Governo. L'altra questione cruciale, che sta creando più di
qualche problema e preoccupazione nelle amministrazioni
regionali, è quella del trasferimento dei dati sanitari dei
cittadini, ritenuti critici e quindi da tutelare, dalle Regioni
al nuovo sistema del Polo strategico nazionale previsto
nell'agosto scorso e nel quale dovrebbero convergere tutta una
serie di dati, tra i quali proprio quelli sanitari ritenuti
sensibili".
Sono queste le due questioni fondamentali che l'assessore
regionale al Patrimonio e ai Sistemi informativi Sebastiano
Callari ha posto questa mattina nella riunione in teleconferenza
della Commissione per la innovazione tecnologica e la
digitalizzazione della Conferenza delle Regioni.
Nella riunione, che ha visto la partecipazione di tutte le
Regioni, si è approfondito il documento contenente una serie di
punti legati alle emergenze e alle necessità in tema di
digitalizzazione da sottoporre al nuovo Governo. La Commissione
in primo luogo chiede che venga costruita insieme tra Regioni e
Governo una precisa road-map per pianificare il futuro digitale
delle amministrazioni per i prossimi dieci anni.
"Tra le urgenze - ha sottolineato l'assessore Callari che è anche
vicepresidente della Commissione sulla digitalizzazione della
Conferenza delle Regioni - vi è quella legata al possibile
passaggio delle competenze sull'innovazione tecnologica dal
ministero della Transizione digitale nuovamente al ministero
dello Sviluppo economico. Se così sarà ci troveremmo di fronte a
un errore - ha ribadito l'assessore - e a un ritorno al passato
che ha mostrato una gestione non adeguata delle materie. Mentre
sarebbe molto più logico e opportuno che a occuparsi di
infrastrutture digitali (tra cui la posa della fibra e la banda
ultralarga) fosse proprio il ministero delle Infrastrutture.
Crediamo che questa scelta debba essere ridiscussa al tavolo di
confronto tra Regioni e Governo".
Rispetto al trasferimento dei dati sanitari - stabilito da
previsto nuovo Cloud nazionale che raccoglierà tre tipologie di
dati (strategici, critici e ordinari) ora in parte di competenza
delle Regioni - l'assessore Callari è stato molto chiaro
raccogliendo anche le preoccupazioni diffuse tra i colleghi
assessori delle altre Regioni che compongono la Commissione sul
digitale.
"La trasmissione di dati sanitari ritenuti sensibili - ha
sottolineato il componente della Giunta regionale del Fvg - al
nuovo Polo strategico nazionale pone dei problemi in particolare
a quelle Regioni come la nostra che hanno oggi un sistema di
raccolta informatico certificato e quindi sicuro. Se può andare
bene per esempio la creazione dell'Anagrafe sanitaria nazionale,
è invece più complesso e delicato il passaggio di dati sensibili
che necessitano di tutela".
L'assessore ha evidenziato: "Non sappiamo ancora se il nuovo
sistema nazionale avrà tutte le prerogative, anche di
cyber-sicurezza, in grado di garantire la salvaguardia delle
informazioni sanitarie dei cittadini che potrebbero essere
utilizzate in modo improprio o distorto, magari da società
multinazionali a scopo di business. E' per questo - ha insistito
l'esponente della Giunta regionale - che anche questo tema dovrà
rientrare tra quelli da ridiscutere con urgenza nell'agenda che
la Conferenza delle Regioni metterà sul tavolo da avviare con il
nuovo Governo".
ARC/LIS/gg
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