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27.04.2024 12:53

Disabilità: Regione, investire su deospedalizzazione e sussidiarietà

L'assessore alla Salute ha partecipato all'assemblea della Consulta regionale

Trieste, 27 apr - L'approvazione all'unanimità della nuova legge regionale sulla disabilità, divenuta punto di riferimento in Italia, è un grande risultato perché pone dei punti fermi rispetto alla condizione di vita dei disabili, ma per ottenere la sua completa applicazione è necessario superare ancora alcune resistenze. Si tratta di una battaglia culturale per andare oltre al modello "ospedale centrico" e consolidare quello dell'assistenza socio-sanitaria articolata attraverso percorsi di prevenzione e presa in carico delle persone. Con l'allungamento dell'aspettativa di vita crescono le problematiche legate alla cronicità, per cui la risposta al bisogno di salute non può più essere solo sanitaria. È inoltre necessario mettere da parte la logica dei "comparti stagni" che, a livello contabile, per troppo tempo ha fatto una distinzione netta tra gli investimenti sanitari e quelli sociali.

È questo, in sintesi, il contenuto dell'intervento dell'assessore regionale alla Salute e alle politiche sociali e disabilità nell'ambito dell'Assemblea della Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità delle loro famiglie, svoltasi in mattinata a Udine. Evidenziando la grande disponibilità della Regione all'ascolto e alla collaborazione per individuare soluzioni alle difficoltà esistenti per le persone con disabilità, anche attraverso progettualità innovative, il presidente della Consulta ha sottolineato come il Friuli Venezia Giulia sia all'avanguardia sul fronte della disabilità e come negli ultimi anni siano stati compiuti rilevanti passi avanti per favorire l'autonomia dei disabili, in particolare con l'approvazione della Legge 16 del 2022 "Interventi a favore delle persone con disabilità e riordino dei servizi sociosanitari in materia", che ha segnato un modello da seguire a livello nazionale.

Tracciando un quadro della situazione in Friuli Venezia Giulia, l'assessore ha rimarcato che i temi di più stretta attualità per quanto concerne il sistema socio-sanitario sono la forte carenza di personale, registrata in tutta Italia, e la sostenibilità economica nel lungo periodo. Il Servizio sanitario regionale ha infatti un'ottima capacità di risposta sulle situazioni ad elevata complessità e sulle acuzie ma non riesce ancora ad avere lo stesso tipo di risposta sulla cronicità. L'azione della Regione è quindi volta a ottimizzare le disponibilità economiche a disposizione del sistema sanitario per liberare risorse a favore della cronicità e generare un circolo virtuoso che, attraverso la prevenzione, favorisca una diminuzione dei bisogni legati a interventi complessi.

L'assessore ha quindi sottolineato che nel contesto della disabilità servono una deospedalizzazione della risposta ai bisogni di salute assieme alla valorizzazione della sussidiarietà. Oggi non è infatti possibile pretendere che la risposta ai bisogni delle persone sia confinata al solo sistema istituzionale, ma è necessario lasciare spazio alle realtà del Terzo settore, come le associazioni dei disabili, che garantiscono un supporto importante al Servizio sanitario e ai cittadini. ARC/MA/gg